Parrocchie

In piazza San Francesco i 300 animatori dei Grest in festa

Antonio Bertoncini

San Benedetto, Buon Pastore, Corpus Domini, Sacro Cuore, Collecchio, Fornovo, Ramiola, Sissa, San Secondo, Lesignano, Sala Baganza, Ozzano, Sorbolo, San Polo, Felegara, San Bernardo e la nuova Maria Regina di tutti i Santi: hanno risposto tutte presenti le parrocchie che ospiteranno il Grest fra giugno e luglio.

Piazza San Francesco ha salutato in una bella giornata di sole molti dei 300 ragazzi delle medie superiori, prevalentemente ragazze, giovani, sorridenti, con la faccia pulita e una gran voglia di rendersi utili, tutti animatori volontari che, insieme ai 16 operatori della Cooperativa Eidé, accoglieranno migliaia di bambini nel periodo estivo.

Sarà una specie di immenso oratorio collettivo che torna a vivere ed esce dalle mura delle parrocchie per vivere l’estate fra piscine, campi e giochi.

La festa di fine corso in piazza San Francesco, con «gli effetti speciali dei rondoni che volavano in cielo», ha preannunciato l’avvio del Grest in tante parrocchie di Parma e Provincia. Applausi, canti e balli hanno contraddistinto il pomeriggio trascorso «tutti insieme appassionatamente» («come un unico corpo», ha fatto notare il vescovo Enrico Solmi), condotto da Alessandro Romani e Anna Casalini, che si sono intervallati al microfono con il mago Luca e la ballerina Margherita.

«Il Grest – ricorda don Roberto Grassi, responsabile della Pastorale giovanile della Diocesi – nasce nell’ambito del progetto oratori per iniziativa di Anspi e Pastorale. Questi ragazzi mostrano cura e attenzione straordinarie per i bambini loro affidati. Senza di loro il Grest non sarebbe possibile».

Un ruolo centrale è quello della cooperativa sociale Eidé: «Stiamo ripartendo con 300 giovanissimi animatori entusiasti – dicono gli operatori della Cooperativa – anche se l’interruzione della pandemia ha lasciato il segno. Comunque il progetto funziona alla grande».

Dopo la piazza, tutti in chiesa dove un adulto di eccellenza, il vescovo Enrico Solmi, fra raccoglimento e preghiere nella magica atmosfera di San Francesco restituita la culto dopo le ferite dell’uso come carcere, ha raccontato le storie delle sue prime esperienze di Grest, oltre quarant’anni fa: «Avevo 14 anni alla mia prima esperienza da animatore – ha detto – avevamo in programma una salsicciata al santuario di Puianello: le salsicce c’erano, ma mancavano carbonella e griglia. Il più timido di tutti noi si presentò con una bracciata di legna e la griglia di un pollaio riciclata. Così si è fatta la salsicciata, a dimostrazione che siamo tanti in un corpo solo, e che tutti abbiamo qualcosa da dare».

Antonio Bertoncini