Collecchio

Cinquant'anni fa la nascita del Taro Taro. Alberto Lupo all'inaugurazione

Mara Varoli

Era l'anno 1971 quando Sergio Bertazzon di Casalgrande, durante un pranzo con l'amico Manganelli, titolare del ristorante La Pineta di Collecchio, ebbe l'idea di aprire un dancing. Manganelli propose il terreno vicino alla «Polveriera». E Bertazzon costituì la Papete s.r.l, composta da lui, Augusto Belli, Mauro Immovilli, Remo Barbieri, Giuseppe Brevini, Luciano Ferrari, Franco e Dante Ferrarini. I lavori furono affidati all'ingegner Lolli di Reggio Emilia. E il 1° giugno del 1972 con Alberto Lupo si inaugurò il Taro Taro Club, che in un primo tempo doveva chiamarsi «Dinosauro». Cinquant'anni sono passati da quel giorno. E stasera al River di Pontetaro ci sarà la festa. Il Taro Taro era un locale all'avanguardia: nuove tecnologie e tutto climatizzato. Franco Campanini era all'american bar e Giuseppe Lamio, Gianni e Flavio al bar grande. Alla biglietteria c'erano Anna e Maria. Ma rivediamo gli anni d'oro della discoteca di Collecchio con il Taro Taro Story.

La prima direzione artistica viene affidata a Mauro Immovilli. Nelle serate danzanti le orchestre sono affiancate dal disc jockey Gianpiero. Nel settembre 1972 arrivano Le Orme, con l'ellepì «Uomo di pezza», e a novembre Patty Pravo con «Tutt'al più». Nel gennaio '73 Cochi e Renato. E poi Mia Martini con «Minuetto», i New Trolls, e in marzo i Pooh con le nuove canzoni «Cosa si può dire di te» e «Infiniti noi», gettonatissime nei juke box.

Il primo compleanno del Taro-Taro Club si festeggia con Marcella Bella reduce dal Festival di Sanremo con «Montagne verdi». Nel giugno 1973, sul palco prima Riccardo Fogli quindi i Nomadi con «Un giorno insieme». Durante la stagione '73-74 a Collecchio cantano Bruno Lauzi, l'Equipe 84 con il pezzo «Dr.Jekyll & Mr.Hyde» e i Camaleonti con «Perché ti amo». Nel marzo '74 arriva Drupi con «Sereno è». I mesi successivi i Dik Dik con «Help Me» e i Cugini di Campagna con «Un’altra donna». Nella stagione '74-'75 il Taro Taro vince il premio come la pista da ballo più bella d'Italia.

Il vincitore del Festivalbar Claudio Baglioni arriva a settembre per cantare «E Tu»; a ottobre la Premiata Forneria Marconi e Ornella Vanoni. Ritornano i Pooh e i Nomadi in tour che interpretano Guccini e che precedono gli Alunni del Sole, i Cugini di Campagna, Sandro Giacobbe con «Signora mia» e Riccardo Cocciante con l’ultimo lp «L’alba». I grandi nomi della canzone italiana continuano anche nella stagione 1975-76: Claudio Baglioni porta «Sabato pomeriggio», Fabrizio De Andrè «Volume VIII», Gino Paoli «Ciao, salutime un po' Zena». Alla festa dello sport ci sono Niky Lauda e Clay Regazzoni. A dicembre arriva Mal con «Parlami d’amore Mariù». E a maggio anche Loredana Bertè, il duo Wess e Dori Ghezzi, Fausto Leali, Il Banco del Mutuo Soccorso, i New Trolls, mentre a giugno Sandra Mondaini.

È nella stagione '76-'77 che in Italia esplode la mania della discoteca e il Taro Taro Club acquista una seconda consolle con dj Hubert del Corallo di Scandiano. Al suo fianco dj Giampiero che poi lascia il posto a dj Maurizio, dj Massimo e dj Claudio. A ottobre si aspetta Rino Gaetano con l’album «Mio fratello è figlio unico», mentre a dicembre Francesco De Gregori porta il suo nuovo album «Bufalo Bill». In gennaio, i Matia Bazar con «Solo tu», a febbraio Renato Zero con «Mi vendo», a maggio Angelo Branduardi con «La pulce d’acqua» e il duo comico Mario e Pippo Santonastaso. Il primo cantante del 1977-78 è Renato Zero.

Si esibiscono anche Pier Angelo Bertoli, Eugenio Bennato con Tony Esposito e Teresa de Sio. In novembre, Roberto Vecchioni con «Samarcanda» i Rockets con «On the road again» e il grande Ivan Graziani con «Agnese dolce Agnese». Poi, Ivan Cattaneo, I Brutos e Alan Sorrenti con «I Figli delle Stelle» e Antonello Venditti con l'album «Sotto il segno dei pesci». In giugno, le Sorella Bandiera e Homo Sapiens con il singolo «Bella da morire». I disc jockey del 1978-79 sono Hubert e Claudio. E tra i tanti ospiti, I Gatti di Vicolo Miracoli. La stagione 1979-80 è caratterizzata da due consolle: Hubert e Tommy. Nell'agosto '79, tutto esaurito per la pornodiva Ilona Staller, a settembre Dee D. Jackson con la hit del momento «Meteor Man», e I Rockets. Nel gennaio 1980 Lucio Dalla, a febbraio Ivano Fossati, in marzo Roberto Vecchioni e Francesco De Gregori. Nell'estate del 1980 il Taro Taro investe su nuove tecnologie. I dj sono Tommy, Luca e Francesco Trezza, mentre alle luci Francesca. Continua il Rischiapremi alla domenica sera, presentato da Mauro Immovilli. Sul palco Andrea Mingardi, Gianna Nannini, Vasco Rossi e Bobby Solo. Ospiti al mixer deejay storici: Mozart e Rubens. Nell'81-82 al Taro Taro ci sono dj Francesco Trezza e dj Luca. Ed è un'altra stagione di successi: Vasco Rossi, Bad Manners, Gigi Sabani e i Ricchi e Poveri, Gian Franco D'Angelo. I disc jockey della stagione '82-83 sono Ungaro e Luca e successivamente DJ Raffaele Cavatorta. Sono gli anni del DiscoRoller: si pattina con la musica. Nel 1983-84 nuovo restauro e la direzione di Giuliano Quintavalla ed entrano i nuovi disc jockey Massimo D’Amicis, Guly e Paolo Alfieri: al venerdì sera revival graffiti anni '60, il sabato serate Far West e Thriller. Ma nei ricordi rimangono quelle indimenticabili domeniche pomeriggio del Taro Taro, che in quella stagione perde lo storico nome. Ne cambierà diversi, fino alla demolizione del 1999.