Il caso

Collecchio, polemica in Consiglio sulle irregolarità Inps

Gian Carlo Zanacca

Collecchio La vicenda del presunto mancato versamento di 107 mila euro all’Inps di contributi relativi ai dipendenti del Comune di Collecchio è approdata in consiglio comunale, dopo che era stata sollevata nel consiglio dell’Unione pedemontana.

Contrapposizione

Da un lato il sindaco, Maristella Galli, e l’assessore al bilancio William Pietralunga, dall’altro Patrizia Caselli dell’opposizione. L’assessore al bilancio ha rimarcato che la richiesta di accertamento dell’Inps è al vaglio degli uffici competenti, in questo caso l’ufficio personale dell’Unione Pedemontana. «Dalle verifiche – ha spiegato Pietralunga – contiamo che venga fatta assoluta chiarezza».

L'auspicio

L’auspicio è che il dovuto all’Inps sia di entità ridotta rispetto a quanto contestato. Il sindaco ha spiegato che «l’obiettivo dell’amministrazione è quello di risolvere la vicenda in tempi brevi e ha contestato il titolo dell’articolo con cui la Gazzetta di Parma ha pubblicato il resoconto del consiglio dell’Unione Pedemontana del 25 maggio, in cui era emerso il fatto. E ha proseguito: «Siamo noi i primi a voler saper come siano andate la cose, a fare chiarezza e sistemarle».

La richiesta

La richiesta di accertamento Inps riguarda diverse posizioni contributive dei dipendenti in un arco di tempo molto ampio che va dagli anni Novanta agli inizi degli anni Duemila. Si tratta, quindi, di amministrazioni passate e non di quella in carica. Patrizia Caselli del gruppo di opposizione di Cambiamo Collecchio ha parlato «di un fatto sconcertante dal momento che alle aziende del territorio, per beneficiare dei contributi legati ai danni per chiusure durante la pandemia, è stato chiesto di essere in regola con i versamenti contributivi e la presentazione del relativo certificato. Il fatto che un’amministrazione non sia in regola certamente non depone a suo favore dal momento che dovrebbe dare l’esempio».

Chiarezza

Anche da parte sua l’auspicio è che si faccia chiarezza e che vengano individuati i responsabili. «Credo – ha concluso – che i cittadini abbiano diritto di essere informati e sapere chi pagherà, nel caso in cui vengano accertate responsabilità».