Cucina in tv
Mario Marini e Barbara Dall'Argine trionfano a «Camper»
Hanno vinto grazie alla tecnica, alla fantasia, alla creatività e all’estetica dei piatti. E ieri, nell’ultima competizione culinaria di «Camper», il nuovo programma di Raiuno, presentato da Tinto e da Roberta Morise, che dal lunedì al venerdì, all’ora di pranzo, racconta l’Italia attraverso i luoghi più suggestivi e la cucina, Mario Marini, presidente di Confagricoltura, dei Musei del Cibo e proprietario dell’azienda agricola-agriturismo «Il cielo di Strela», e Barbara Dall’Argine, dell’Antica Osteria Tre Ville, hanno portato a casa il primo posto, dopo 5 giorni di sfide, con altrettante ricette, «contro» due osti abruzzesi.
Decretati vincitori della settimana da Federica de Denaro, Marini e Dall’Argine, dopo il tonno di pianura, gli gnocchi al pesto di basilico e pomodoro riccio di Parma confit, la tartara di bue brado dell’Appennino e il panino «Mordi-Parma», ieri hanno proposto «Parma...ai ferri». «Quest’ultima ricetta era un po’ la summa di tutti gli sforzi che abbiamo messo in campo, perché si va da un grande taglio di carne, come è la punta di petto, fino alla pesca ripiena, passando per la pasta di salame condita con il parmigiano, il tosone avvolto nella pancetta, le cipolle caramellate alla piastra e la trota: abbiamo così usato tutte le risorse per trovare la sintesi che interpretasse il nostro territorio e che colpisse anche questa inflessibile giurata - ha spiegato, sorridendo, Marini -. Partendo, soprattutto, dai prodotti e dalle materie prime del nostro territorio, abbiamo rivisitato dei piatti che non sono tipici dell’estate. Li abbiamo, quindi, dovuti reinventare dando un taglio estivo, perché la trasmissione prevedeva espressamente la realizzazione di piatti che fossero facili da riprodurre, veloci, trasportabili e consumabili più o meno in questa stagione. Rispettando al massimo, quindi, la stagionalità, abbiamo scelto prodotti non troppo cari, utilizzando poi i nostri cavalli di battaglia, in una chiave più semplificata». Per i due cuochi, infine, l’elemento fondamentale è stato rendere protagonista la materia prima senza stravolgerla con cotture troppo lunghe o salse coprenti, per far emergere la qualità. «Avevamo pensato al nostro caval pist, ma essendo il cavallo considerato un animale d’affezione, si è scelta la tartare di bue - ha puntualizzato Marini -. Anche in quella circostanza, il piatto era costituito da ingredienti che componevano una sinfonia unica, usando olio, capperi e senape». E alla domanda qual è stata la ricetta esclusa che, però, i due cuochi emiliani avrebbero voluto portare su Raiuno, Marini conclude: «Barbara, che è pasticcera, aveva mille idee: abbiamo provato a proporle, ma il programma non ha inserito questa possibilità. Lei, però, aveva già pensato ad alcuni dolci al cucchiaio, a delle creme, al suo gelato. Quello che ci è mancato, per chiudere questa nostra carrellata, è stato proprio questo».
Giovanna Pavesi