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Guerra doppia Vignali e lo attende al ballottaggio. Guerra: "Risultato oltre ogni previsione". Vignali: "Le divisioni non aiutano" - I dati definitivi dei candidati sindaco

Parma conoscerà il suo nuovo sindaco soltanto domenica 26 giugno quando si andrà al ballottaggio fra Michele Guerra e Pietro Vignali. I due aspiranti primi cittadini non partono alla pari: Guerra ha infatti ottenuto più del doppio delle preferenze rispetto a Vignali.

Ecco i dati definitivi dello spoglio:  Guerra ha il 44,18%%, Vignali il 21,25%,  Costi il 13,49%, Bocchi il  7,53%,  staccatissimi tutti gli altri candidati con Ottolini al 4.21, Bui al 3,56, Lavagetto al 2.69, Adorni 1,38, Galardi 1,12 e Vilnò allo 0.66%

Le dichiarazioni

«Siamo molto soddisfatti dei dati che stanno emergendo anche se restiamo cauti in attesa dei numeri reali, ma questo successo dimostra che abbiamo lavorato molto bene e lo abbiamo fatto con una coalizione ampia che ha trovato il favore dei cittadini». Così il candidato sindaco di Parma del centrosinistra Michele Guerra, attualmente in testa nelle proiezioni con il 46,6% contro il 21,8% di Pietro Vignali, candidato del centrodestra ma senza FdI che, se i dati saranno confermati, sfiderà al ballottaggio. «Avevamo avuto delle proiezioni che ci davano al 40% - dice Guerra - i numeri ora sono ben al di là delle più rosee previsioni».

«Quella decisione non ha aiutato ma intanto andiamo al ballottaggio e cercheremo di far emergere la diversa visione della città che ora è stata impossibile perché c'erano 12 candidati». L’ha detto Pietro Vignali, candidato sindaco a Parma parlando del sostegno ricevuto da Lega e Forza Italia ma non da Fratelli d’Italia, ai microfoni di La7 nello speciale elezioni di Enrico Mentana. Alla domanda se abbiano pesato le frizioni nel centrodestra, Vignali ha risposto: «Mi auguro che si possano ricomporre. Spero che il 26 giugno gli elettori del centrodestra non possano che votare il sottoscritto. Ma noi ci rivolgeremo soprattutto al partito dell’astensionismo che qui è quasi il primo partito». E ha concluso: «Non cerco una rivincita (personale, ndr), cerco la rivincita della città che è ferma da anni».

«La scelta del candidato si è dimostrata sbagliata e noi lo abbiamo sempre sottolineato e per questo abbiamo corso da soli». Lo sottolinea Priamo Bocchi, candidato sindaco di Fratelli d’Italia a Parma, sulla scelta delle altre parti del centrodestra di schierare Vignali, arrivato al ballottaggio ma con oltre venti punti di distacco dall’avversario del centrosinistra Michele Guerra. Deludente il risultato di Fratelli d’Italia, al di sotto del 10% con il candidato arrivato quarto, dietro a Dario Costi di Civiltà Parmigiana. «Il ballotaggio? Decideranno gli organismi nazionali che cosa fare - risponde Bocchi - Valuteremo in questi giorni cosa fare per il bene della città».

«Da Parma i 5 Stelle sono scomparsi dal 2017, alcuni dei candidati del 2017 oggi sono nelle liste no vax o no qualcosa. A livello nazionale devono avere un grande ripensamento, trovare nuovi valori e obiettivi se vogliono sopravvivere». Lo dice il sindaco uscente di Parma, Federico Pizzarotti, intervistato da La7.
«A livello nazionale noi possiamo rappresentare un laboratorio: lo siamo stati come M5s nel 2012, come lista civica nel 2017 e nel campo largo oggi», ha aggiunto, spiegando che questa volta il centrosinistra ha «messo in secondo piano i personalismi: Michele Guerra è un mio assessore uscente, una figura indipendente che sa fare squadra. E’ la grande differenza che vale a livello locale e nazionale».