Lesignano

Razzia di lecca lecca e monete all'oratorio

Maria Chiara Pezzani

Lesignano - Hanno approfittato del buio di giovedì notte, rotto la finestra con un sasso per poi introdursi nei locali, facendo incetta di lecca lecca e arraffando la cassa, che conteneva però solo pochi euro.

L’amara scoperta è avvenuta venerdì mattina, alla presenza dei bambini impegnati nel Grest, increduli di fronte ad un gesto che colpisce chi per la comunità si impegna, offrendo un servizio per ragazzi e famiglie.

C’è tanta amarezza all’oratorio «Rolando Rivi» di Lesignano per quanto accaduto, proprio al termine della prima settimana di Grest, giorni di giochi, risate, di momenti vissuti insieme.

«Forse pensavano di trovare più soldi vista la numerosa frequentazione, ma nel registratore di cassa che hanno portato via c’erano 20-30 euro, le poche entrate quotidiane del bar – racconta la presidente Elena Bocchi -. Più che per il danno economico, rimane l’amarezza per questo gesto, che colpisce l’impegno che ci mettiamo per organizzare il grest e il centro estivo, con i quali riusciamo a coprire quasi l’intera estate, dando un servizio importante alla comunità».

«Dopo la pandemia - sottolinea - siamo tornati ai numeri degli anni precedenti, significa che sono tante le famiglie che ne beneficiano. Anche i bambini ci sono rimasti male».

Il furto è stato prontamente denunciato ai carabinieri. La prima impressione è che l’azione non sia riconducibile a qualche professionista e si è fatta largo l’idea che gli autori possano essere dei giovani. Il post in cui Monica Turillazzi ha raccontato l’accaduto sui social è stato condiviso diverse volte, suscitando il disappunto di tante persone per il gesto. «La cosa positiva è che abbiamo ricevuto tante manifestazioni di solidarietà per quanto accaduto – prosegue la presidente -. Siamo amareggiate, l’episodio rende ancora più evidente che c’è bisogno di fare tanto per i ragazzi, per dare loro delle risposte. Ma da una parte io e Monica ci sentiamo ancora più stimolate – conclude -, perché vediamo la necessità di dare ai ragazzi messaggi diversi».

Maria Chiara Pezzani