Il neo delegato Figc Parma
Franco Capelli: «C'è il problema della disponibilità di campi da calcio, le nostre società vanno tutelate»
Un uomo al comando, ma non da solo, «rappresentante di un gruppo di persone che sono in armonia e allo stesso livello», come ama definirsi. Franco Capelli, 72 anni, è il nuovo delegato provinciale della Figc di Parma.
La sua storia, da parmigiano doc, racconta di una vita spesa per il calcio dilettantistico locale, con l’impegno profuso per la nascita del Fraore nel 1974 e una lunga militanza in società, conclusa solo nel 2008 con l’ingresso nella Delegazione ducale come componente. Dal 2016 al 2019 e nella stagione sportiva 2021/22 ha assunto l’incarico di vice delegato provinciale.
Quale situazione sussiste oggi nella provincia di Parma?
«La situazione è abbastanza tranquilla. Tra la delegazione provinciale e le società c’è un ottimo rapporto».
Quali sono le difficoltà principali da superare nel fare attività sul territorio?
«Per l’attività agonistica il problema principale è quello della disponibilità dei campi sportivi durante l’inverno. Molti impianti comunali sono gestiti da enti privati che non sempre dimostrano di comprendere le necessità delle società sportive. Questo fatto determina un grosso problema».
Come pensa di affrontarlo?
«Recentemente è stato eletto Michele Guerra come nuovo sindaco. Attenderemo che la Giunta venga costituita e assieme al nuovo assessore allo Sport cercheremo di risolvere la questione. Non sarà facile, ma ci proveremo».
Quale potrebbe essere una proposta vantaggiosa?
«Considerando che con l’arrivo del maltempo i gestori degli impianti sportivi tendono a non acconsentirne l’uso per evitare di rovinare il manto, sarebbe utile che ci fosse una maggiore disponibilità di campi in sintetico. Nel comune di Parma ce n’è soltanto uno, anche se in provincia ne sorgono diversi. Si potrebbe pensare a una soluzione condivisa che possa tutelare maggiormente le società».
Si è posto altri obiettivi da cercare di raggiungere nel breve e medio periodo?
«L’esperienza maturata in tutti questi anni mi ha insegnato che la massima collaborazione con le società e da parte delle società è essenziale. Come vice delegato provinciale sono conosciuto da tutti i nostri club, con i quali non ci sono stati problemi. Collaborare è nell’interesse di tutti. La delegazione, il cui segretario sarà ancora Andrea Fazio, lavorerà in questo senso».
Con quale spirito affronta la nuova avventura?
«Prima di tutto desidero ringraziare il presidente Alberici e il Consiglio Regionale per la fiducia che mi hanno accordato. Poter prestare servizio come delegato provinciale è un incentivo ulteriore a continuare a far crescere il movimento sul territorio».
Che tipo di delegato è Franco Capelli?
«Uno che cerca il dialogo e che ha ben chiara una cosa».
Cosa?
«Io non mi sento un presidente, ma un rappresentante di altre persone che sono allo stesso livello. In delegazione c’è grande armonia. Come dicevano i latini, mi sento un «primus inter pares» perché dovrò prendere decisioni ma il contributo di tutti sarà fondamentale».