Cantiere di via Emilia Est
La protesta dei commercianti: «Perché nessuno ci ha avvisato?»
Per molti esercenti rappresentano un disagio temporaneo, per altri sono la necessaria (e fastidiosa) conseguenza di una serie di interventi inderogabili per il manto stradale. Tutti, però, concordano nel dire che, in un modo o nell’altro, i lavori per le asfaltature iniziati lunedì mattina e che stanno rendendo a senso unico una porzione di via Emilia Est e via Emilio Lepido (e che dovrebbero terminare il 13 agosto) determinano una diminuzione del passaggio dei clienti e, di fatto, del fatturato. «Si lavora già poco, ma con questo cantiere è anche peggio – spiegano Sara e Paolo Benassi, dell’omonima macelleria equina -. È giusto fare i lavori, ma sarebbe stato forse più opportuno programmarli per agosto, quando c’è ancora meno gente in giro. Anche l’anno scorso abbiamo avuto un altro cantiere, più o meno nello stesso periodo dell’anno e ciò che ci infastidisce di più è soprattutto il poco preavviso: noi, spesso, scopriamo dell’avvio dei lavori dai cartelli collocati in strada. Se, per esempio, noi avessimo saputo dell’arrivo del cantiere, magari alle nostre ferie di agosto avremmo aggiunto qualche giorno della fine di luglio». Oltre alle difficoltà segnalate dai due macellai, sono diverse le voci dei clienti che magari, non essendo a conoscenza dei lavori, non sanno quale possa essere l’itinerario più veloce per uscire dal quartiere. Erik Carboni, gestore della piadineria che porta il suo cognome, pur comprendendo la necessità dell’intervento e non attribuendo «colpe» a nessuno in particolare, segnala un’evidente penalizzazione: «Ci lasciamo alle spalle un periodo complesso, come è stato quello pandemico, ed effettivamente il lavoro ora è fermo, perché in questa settimana è cambiato tutto in termini di movimento. Per quanto riguarda lo scarso preavviso, non andando in ferie, a noi non sarebbe cambiato nulla, però speriamo che questo disagio passeggero si risolva in tempi brevi per ricominciare a lavorare. È un danno che, però, riteniamo si possa sistemare velocemente».
«Il cartello è comparso solo pochi giorni prima, creando un disagio notevole ai commercianti ma anche ai residenti – spiega Pietro Lusuardi, della Farmacia XXIV Maggio, posta in una delle traverse della via Emilia -. Gli interventi vanno fatti e questo non si discute, però è doveroso avvertire in anticipo, anche per consentire chi ha un’attività di programmare il proprio lavoro. In questi pochi giorni di inizio, il calo da noi è stato del 40%. In circostanze come queste, sapendolo per tempo, un commerciante avrebbe potuto programmare delle ferie o, in alternativa, decidere di mandare in vacanza elementi del proprio personale. La colpa non è del nuovo sindaco (Michele Guerra, ndr), che è appena arrivato, ma di una mancanza di comunicazione evidente che risulta inaccettabile».
Jean Mouchaham, dipendente della pizzeria Da Daniele, pur confermando la prosecuzione dell’attività più o meno come prima, sottolinea un calo del lavoro pari al 30%: «Anche se noi lavoriamo ugualmente, il cantiere ci crea un po’ disagio, perché c’è meno passaggio. Qui, per esempio, in pausa pranzo vengono tanti muratori e operai che, però, in questo momento non riescono a parcheggiare». Per Romano Cocconi, che gestisce la panineria Da Romano, anche se qualche difficoltà c’è, il periodo estivo è quello migliore per sistemare la strada: «Molte persone sono via e se avessero scelto maggio o giugno, per noi, sarebbe stato peggio. È vero, abbiamo appreso dell’inizio del cantiere da un cartello nei giorni scorsi, ma anche se ci lamentiamo non possiamo farci molto. I lavori vanno eseguiti: l’importante è che una volta conclusi siano fatti bene». «Non riesco a capire perché non facciano questi interventi la sera – si chiede Tony Amicone, della Caffetteria dell’angolo, specializzato in colazioni e pranzi-. Oltre al fatto che non c’è stata alcuna comunicazione, in questo momento non c’è una persona in giro e anche se non si incassa l’affitto e la corrente vanno pagati ugualmente». Alice Allodi, di Allodi ottica acustica, vede il bicchiere mezzo pieno grazie alla corsia rimasta aperta (anche se a senso unico): «Non abbiamo notato grandi complessità in questi primi giorni. Il disagio maggiore, probabilmente, lo percepiscono alcuni nostri clienti anziani che si muovono con il bus e non sempre sanno come regolarsi con le deviazioni. Chi da noi è venuto in auto, invece, non ha riscontrato particolari problemi».
Per Liuba Suripa, dipendente del Panificio Vicomero, «il cantiere non dà fastidio»: «Per ora, le cose vanno bene, anche se il movimento è minore, ma aspettiamo di capire come andrà questa settimana prima di dare un giudizio netto». Dice lo stesso Erlind Gjyshja, responsabile del punto vendita della gelateria Gioelia: «Per ora ci sono meno clienti, ma in ogni modo noi terremmo aperto comunque. Questi sono le prime fasi dai lavori ed è ancora presto stabilire un eventuale calo degli incassi».
Giovanna Pavesi