I bagnini
L'estate in piscina dei «baywatch» parmigiani
Maglietta rossa, fischietto, radiolina, lo sguardo sempre attento. Sembra abbiano fatto questo lavoro da sempre, anche se quasi tutti sono giovani o giovanissimi. A Parma sono molti i bagnini poco più che ventenni, che hanno deciso, un po’ per passione e un po’ per rinvigorire le proprie finanze, di lavorare nelle piscine della città.
In tanti al lavoro
Se in altre zone d’Italia si fatica a trovare figure professionali di questo tipo, a Parma la situazione è decisamente diversa. Dai lidi romagnoli e dalla Versilia era partito, qualche giorno fa, l’allarme-polemica di mancanza di personale stagionale, puntando il dito (e le speranze) contro i più giovani: «I bagnini? È un’impresa trovarli, i ragazzi non si fanno più avanti» aveva dichiarato preoccupato un bagnino nel ferrarese. Ma la «Baywatch» parmigiana resiste ed ecco alcuni dei tanti giovanissimi protagonisti.
Tante le ragazze
Alla piscina Ercole Negri, nella zona Campus, a darsi il cambio turno ci sono Giorgia Schianchi, 20 anni e Giulia Palazzo di 26. «Ho praticato nuoto in questa società per anni – racconta Giorgia – poi il mio obiettivo si è trasformato, desiderando di riuscire a prendere il brevetto per diventare bagnino». Quella di Giorgia è una vera passione: «I lavori da scrivania non fanno per me, adoro muovermi, rimanere attiva – rivela –. Non lo faccio per motivazioni economiche: questo è proprio il lavoro che voglio fare, il nuoto ha sempre fatto parte della mia vita».
Nuotatrice nella vita anche Giulia, che da Foggia è venuta a Parma per iscriversi alla Magistrale in Giornalismo. Finito il percorso di studi, è rimasta in città e, avendo fatto nuoto agonistico fino 18 anni, ha cercato un lavoro che fosse vicino a quell’esperienza sportiva. «Ho preso il brevetto da bagnino e poi anche quello da istruttrice di nuoto – spiega –. Sono a Parma dal 2018 e per mantenermi e gestirmi le spese universitarie, ho deciso da subito di informarmi presso le piscine della città». Ma il lavoro di Giulia non si ferma a bordo vasca. Avendo una laurea magistrale in Giornalismo, la società per cui lavora la sta formando per affiancare il lavoro dell’ufficio comunicazione: «Un’altra bella occasione per fare incontrare lo studio con il nuoto, mia grande passione».
Passione acqua
Tanti i giovani bagnini anche alla Coopernuoto di Moletolo. Seduto sulla torretta per la sorveglianza c’è Marcello Zilioli: «Sono sempre stato vicino all’acqua, prima con i centri estivi poi come bagnino – fa sapere –. La parte più faticosa del lavoro? Mantenere la concentrazione per tante ore e ovviamente le alte temperature».
Nella torretta opposta, sempre a qualche metro di altezza, Carlos Cantoni, che ancora deve compiere 19 anni. «Facendo il liceo sportivo, ho avuto l’opportunità di prendere presto il brevetto da bagnino – dice – e così questa estate ho voluto mettere in pratica quanto imparato». Il lavoro non è semplice: «Bisogna stare sempre attentissimi, il sole e il caldo non sono semplici da sopportare – confida –, ma a fine turno, appena posso, mi tuffo anche io». Coetaneo di Carlos è Francesco Spotti: «Ho deciso di fare il bagnino quest’estate anche per guadagnare qualcosa per mantenere gli studi universitari – ammette – e per pagarmi una pizza in più con gli amici senza dover chiedere i soldi ai miei genitori».
Il «veterano»
Poi c’è il «veterano» Tommaso Ghirardi, che lavora alla Coopernuoto dal 2019: «Soddisfare le esigenze di tutti i clienti non è semplice, trasporto lettini, apro ombrelloni per gran parte della giornata – conclude –, ma l’ambiente che si è creato qui è familiare, mi sento a mio agio: siamo davvero un bel gruppo».