SANITA'

Farmaci anti-Covid e antinfiammatori, una via Crucis per trovarli. Ecco perché

Boom di richieste di farmaci contro il Covid. E in più la difficoltà - vista la situazione, creata dalla guerra in Ucraina, nell'export - di reperire materie prime per l'industria. Sono queste le cause della penuria di alcuni farmaci registrata negli ultimi giorni in molte farmacie, e non solo dell'Emilia Romagna.

Uno dei farmaci più richiesti, e più difficili da trovare, è l'ibuprofene, principio attivo che rientra nella famiglia dei medicinali antinfiammatori non steroidei e che ha proprietà analgesica, antinfiammatoria e antipiretica. È uno dei farmaci (con varie sigle commerciali) più prescritti dai medici contro le forme «blande» di malattia da Covid, che presentano come effetti collaterali infiammazione alle vie respiratorie, febbre, dolori muscolari e addominali e mal di testa.

In particolare - come conferma Alessandro Merli, presidente di Federfarma Parma, l'associazione che riunisce i titolari di farmacia - è difficile reperire negli ultimi giorni la formulazione pediatrica. Ma difficoltà di approvvigionamento dai magazzini ci sarebbe anche per i tamponi per la verifica dello streptococco. «Comprensibile - spiega Merli - Da quando è scoppiata la pandemia le aziende si sono concentrate sulla produzione di quelli per la rilevazione del Covid. Con la chiusura delle scuole poi, e le minori occasioni di contagio in generale, le vendite dei tamponi per lo streptococco ultimamente erano crollate».

Il presidente dell'Ordine dei farmacisti di Parma e provincia, Fabrizio Piazza, conferma la difficoltà dei farmacisti a reperire l'ibuprofene (specie in confezione pediatrica), spiegandolo anche «con la difficoltà di approvvigionamento di materiale per il packaging. Mancano, ad esempio, le pellicole di alluminio che sigillano i blister per le pillole, così come alcuni flaconcini necessari per farmaci in forma liquida».

Scarse scorte nei magazzini, spiega ancora Piazza, anche per l'azitromicina, un antibiotico anche questo spesso prescritto in caso di Covid. «Le aziende farmaceutiche si sono trovate in difficoltà perché in estate di solito non c'era grossa richiesta per questo tipo di prodotti e riorganizzare in fretta la produzione industriale, in un settore complesso come quello farmaceutico, non è facile», aggiunge Piazza.

Per ovviare al problema sia la Sifap (Società italiana farmacisti preparatori) che la Sifo (Società italiana farmacisti ospedalieri) hanno ricordato nei giorni scorsi le linee guida per la preparazione dei prodotti di difficile reperibilità partendo dal principio attivo: un ritorno al passato, con i farmacisti che tornano a confezionare i medicinali nei propri laboratori galenici, che per legge devono essere allestiti in ogni farmacia.

La situazione dovrebbe però regolarizzarsi, spiega ancora Piazza, nel giro di pochi giorni, stando alle rassicurazioni dei colossi di Big Pharma.

Intanto - in un'estate che, accanto alle ondate di Covid, registra la decisa ripresa del turismo, anche all'estero - si vendono bene prodotti la cui commercializzazione si era drasticamente ridotta dall'inizio della pandemia: antidiarroici, fermenti lattici, antipiretici. Oltre a tutti i gel per la pulizia delle mani, diventati un must nell'era pandemica.

«Ci sono anche molte richieste di informazioni per le quarte dosi di vaccino Covid, così come per l'eventuale arrivo, in autunno, di vaccini adeguati alle nuove varianti del virus. Richieste alle quali ancora non sappiamo dare risposte», conclude Piazza.