Degrado in centro
Via Verdi: cresce la protesta, centrodestra all'attacco
Liti a bottigliate, minacce, risse continue. Ma anche furti ai danni dei turisti colpevoli, si fa per dire, di aver imboccato la porta della città, quella che dovrebbe portare ai tesori della Pilotta. E invece sprofonda tra bivacchi perenni e tanfo di urina.
Che via Verdi sia uno degli angoli della città più difficili e degradati non lo dicono solo gli esasperati residenti ma lo confermano, con i loro interventi, anche le forze dell'ordine. Che, non a caso, domenica mattina hanno arrestato un marocchino di 25 anni e un gambiano di 32, entrambi pregiudicati, che avevano poco prima derubato un turista dell'est strappandogli dalle mani una banconota da 50 euro per poi scappare verso il centro. Non sono andati lontani: una pattuglia di Parma Centro li ha raggiunti e ha ritrovato i soldi nascosti nelle mutande di uno dei due che sono stati arrestati per furto aggravato. Subito sono comparsi davanti al giudice Simone Medioli: l'arresto è stato convalidato e per il gambiano è scattato il divieto di dimora a Parma, mentre il marocchino ha ottenuto l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. E il turista derubato? Ha riavuto i suoi soldi. Anche se certamente di Parma non conserverà un grande ricordo.
«Sarebbe stato grave se fosse un atto isolato. Ma purtroppo viviamo in questo contesto ogni giorno», rincara la dose uno dei negozianti, uno dei non molti che resistono in una strada che si è spopolata. «Fino a non molto tempo fa qui c'erano cinque banche: ora ne è rimasta una sola», aggiunge un residente che punta il dito verso gli unici esercizi che aprono: i minimarket che vendono alcol sottocosto. «Ce ne sono diversi - spiega.- Con cinquanta centesimi ti danno una birra e questi che bivaccano ne bevono una dopo l'altra. Ovvio che alla fine si scatenino le liti». Ed ecco allora la richiesta condivisa da più parti: «La prima cosa da fare sarebbe un monitoraggio continuo di questi minimarket: orari, rispetto delle regole commerciali e controllo delle immediate vicinanze dei punti vendita per evitare il formarsi di bivacchi improvvisati. Ma ancora meglio sarebbe un'ordinanza che impedisca il consumo in strada di alcolici».
Già, ma queste regole valgono già per Pilotta e piazza della Stazione dove però, sono i residenti a dirlo, non sono mai state fatte rispettare. Tanto che bivacchi sguaiati sono la prassi quotidiana. Ecco perché altri abitanti di via Verdi scuotono la testa: «Non sarà certo un cartello in più a salvarci la vita. Qui serve la volontà di risolvere i problemi. E finora non s'è vista».
Intanto però, dopo gli ultimi episodi sono diverse le reazioni politiche. Sulla situazione di via Verdi è intervenuta Laura Cavandoli, deputato della Lega, che riferisce di aver «presentato un’interrogazione al sindaco e alla Giunta che richiede l’intervento dell’amministrazione su diverse problematiche della zona a partire dalla videosorveglianza, al controllo della vendita di alcolici, ai bivacchi, al degrado. Per la nuova giunta è il momento di agire concretamente». E' intervenuto anche Matteo Rancan, commissario della Lega Emilia che auspica «la fine dell’insensata politica dei porti aperti che porta nelle città migliaia di disperati senza prospettive», mentre il consigliere comunale di Fratelli d'Italia, Giuseppe Tramuta ricorda che «in alcuni punti della città bivaccano persone senza fissa dimora. In questi luoghi deve essere presente personale di polizia municipale, che identifica le persone sospette e fa rispettare decoro e legalità». Infine Priamo Bocchi di Fratelli d'Italia sostiene che «il tempo delle chiacchiere, delle promesse e delle dichiarazioni d’intenti è finito. L’imminente arrivo di altri richiedenti asilo rischia di aggravare la situazione sicurezza».
Luca Pelagatti