ELEZIONI

Parma rischia di avere un solo parlamentare

Gian Luca Zurlini

Otto candidati per ciascuno dei 3 collegi uninominali (due per la Camera e uno per il Senato) e 14 liste nei due collegi plurinominali, uno per il Senato che va da Parma a Modena con due comuni anche del Bolognese e un altro per la Camera che «ingloba» Parma, Piacenza e Reggio Emilia. E' questo il quadro che si presenterà agli elettori parmigiani il prossimo 25 settembre quando andranno a votare per il nuovo Parlamento, che avrà 600 componenti invece dei 945 uscenti.

Un solo eletto certo

Parma, almeno in partenza, ha un solo parlamentare del territorio certo di essere eletto: è quello che uscirà dal collegio uninominale della Camera che comprende la città e buona parte della provincia oltre a Brescello e Boretto. Qui infatti il duello sarà tra la leghista, e deputata uscente, Laura Cavandoli e il segretario cittadino del Pd Michele Vanolli, con la Cavandoli, sulla carta, favorita. Per il resto, invece, ci sono possibilità legate ai risultati delle singole liste, ma nessuna certezza. A differenza, ad esempio, della vicina Piacenza che, in partenza, ha almeno tre parlamentari «blindati», due del centrodestra e uno del centrosinistra, così come anche Reggio Emilia. Corsa in salita, dunque, per Parma che comunque non riavrà quasi certamente i quattro parlamentari (tutti leghisti) sui quali ha potuto contare in questa legislatura.

Chi ha possibilità

Riguardo i collegi uninominali (dove erano stati eletti 3 dei 4 parlamentari uscenti), è certo che andrà a un piacentino il numero 1 della Camera, dove è strafavorito Tommaso Foti, parlamentare di lungo corso di Fratelli d'Italia che se la vedrà con l'altra piacentina del Pd Beatrice Ghetti. Quasi nulle le speranze per gli altri 6 candidati in corsa. Al Senato, invece, in extremis è arrivata la candidatura all'uninominale del vicesegretario provinciale del Pd Beppe Negri, che avrà il compito non certo facile di sfidare la leghista piacentina Elena Murelli in un collegio in cui il centrodestra è dato in largo vantaggio. Nel collegio della Camera, oltre a Cavandoli e Vanolli, saranno in campo per il «terzo polo» l'esponente parmigiano di Azione Matteo Ferroni e la referente parmigiana di Italexit Elena Marchignoli.

La «sfida in famiglia»

Una curiosità: al Senato ci sarà un duello «in famiglia» tra Negri e Paola Varesi, sua compagna nella vita che è capolista al proporzionale per Unione popolare che ha come capolista anche Andrea Bui alla Camera.

Speranze per Lori e Vignali

Nei collegi plurinominali (leggi nel proporzionale), sono due i candidati parmigiani che possono puntare, in base al loro piazzamento in lista, ottenere un seggio in Parlamento nel caso di un buon risultato dei rispettivi partiti. In particolare l'ex sindaco Pietro Vignali, come capolista alla Camera di Forza Italia, potrebbe entrare sia direttamente che con i «resti». Ardua, ma non impossibile anche la corsa dell'assessore regionale del Pd Barbara Lori, seconda in lista al Senato alle spalle dell'ex sindaco di Reggio Emilia Graziano Delrio che è certo dell'elezione. Per la Lori, invece, il seggio potrebbe scattare nel caso di un Pd che ottenesse un risultato fra il 35 e il 40 per cento. Che potrebbe essere anche essere raggiunto.

5 Stelle, niente parmigiani

E' invece polemica nei 5 Stelle dove Giuseppe D'Andrea, portavoce in consiglio comunale a Salsomaggiore, con una nota esprime a nome del Movimento salsese «il più forte disappunto nelle scelte fatte per i candidati a Camera e Senato, per non aver previsto nessuna espressione della provincia di Parma violando così il regolamento che prevede scelte che devono ricadere sui residenti».

La corsa in salita degli altri

In salita si prospetta la caccia alla riconferma per i due parlamentari leghisti parmigiani uscenti e ricandidati, Maurizio Campari al Senato e Giambattista Tombolato, entrambi terzi in lista. Per Campari l'elezione potrebbe arrivare con una Lega attorno al 35% in regione e per Tombolato con una percentuale di poco inferiore. Entrambi hanno però annunciato, dopo avere accettato la candidatura poco «eleggibile», faranno comunque campagna elettorale, così come Paola Zanichelli, neo segretaria cittadina, quarta alla Camera. Dove al secondo posto dietro a Matteo Ricchetti per il «Terzo polo» c'è la consigliera comunale di Azione Serena Brandini, ma anche qui, nonostante Richetti sia candidato in più collegi, è difficile ipotizzare che scatti il seggio con i «resti», visto che ci sono regioni d'Italia dove Calenda e Renzi sono pronosticati come più forti rispetto all'Emilia.

Partiti minori

Molti sono i candidati parmigiani nelle file dei partiti minori, ma, con il Parlamento ridotto a sole 600 unità, gli eventuali seggi per queste liste dovrebbero arrivare dalle città con più elettori. «Mission impossible» anche per Laura Schianchi, seconda al Senato per Forza Italia e per Carlotta Ricchetti, terza nel «terzo polo» al Senato.
Gian Luca Zurlini