VALTARO E CENO

Funghi, assalto ai boschi: preoccupano maleducazione e mancato rispetto delle regole

Monica Rossi

Valtaro Crescono ovunque, persino nei giardini. Incredibile? Ricredetevi: sabato scorso, una ristoratrice di Compiano ha fatto una sortita dietro casa e in meno di mezz’ora è tornata con un bottino di quattro porcini e tre pregiatissimi ovoli appena schiusi.

Da qualche giorno, insomma, abbondano e sono sodi, sani e profumati. A onor del vero, un nostro lettore (che preferisce non rivelare il proprio nome per tenere a bada la concorrenza) ha confessato che è da qualche settimana che si trovano. «In alto, tra Valtaro e Val Parma, dove i rari acquazzoni estivi hanno rigenerato il sottobosco permettendoci di raccogliere quanto basta per cavarci la voglia». Di più, come da miglior tradizione montanara, il «nostro» non svela. Bocca stracucita, ad esempio, sulle coordinate. Che i funghi «facciano» è palese anche per chi percorre le strade tra parmense, genovesato e lunense o ancora sui passi, dal Bocco al Tomarlo: le macchine parcheggiate ovunque, sono il chiaro segno di quanto la crescita 2022 sia felice. Frutto del tam-tam tra sodali, perché non tutti i siti svelano la reale portata della buttata.

La tabella pubblicata su www.fungodiborgotaro.com, ad esempio, (ultimo aggiornamento prima di andare in stampa: 2 settembre) segnala crescite che vanno dal «discreto» all’irrilevante, fino all’«assente» dove invece Geoticket le dà «abbondanti» (tabella aggiornata ieri mattina). È il caso del Consorzio Monte Pelpi, per citare un’areale che sta dando grandi soddisfazioni tanto agli appassionati, quanto ai professionisti che grazie al porcino generano un’entrata. Cercatori, questi ultimi, che ora però pagano l’abbondanza: le ultime notizie in valle, infatti, danno il porcino sotto i 10 euro/kg.

«Stanno nascendo in quantità incredibili, ma non sono ancora quelli “giusti” – spiegano Simona Cardinali e Walter Giulianotti, guide ambientali escursionistiche e futuri micologi professionisti grazie a un corso di Forma Futuro -. Sono infatti gli “estivi”, che crescono nel faggio e nella quercia, oltre che nei giardini: vanno bene per essere gustati al momento, ma non per essere essiccati. La vera stagione dell’Igp Borgotaro con tutto il suo corredo aromatico inizia ora, con il boleto dei castagneti». Proseguono intanto le polemiche: molti i casi di inciviltà, così come gli abusi. Le guide, infatti, puntano il dito sulle «cavallette» del fine settimana. «In un solo bosco, tra sabato e domenica, abbiamo raccolto tanta immondizia. Non solo entrano indiscriminatamente e si portano via tutti i funghi senza averne titolo, ma lordano il bosco contribuendo a rovinare un ecosistema». E i controlli? Ci sono, ma «c’è chi si sta portando a casa bottini da 20-30 kg a uscita», aggiungono.

Insomma, il fungo genera discussioni e così finisce che anche chi ha diritto a superare i quantitativi (come i titolari di azienda agricola nei propri terreni) si debba giustificare e difendere. Anche dalla scelta poco felice di ricorrere ai sacchetti di plastica quando i cestini non bastano.

Monica Rossi