TRIBUNALE
Insulti e uova nel giardino dei vicini: 1 anno al molestatore
Grandi convenevoli non c'erano mai stati. Tutt'altro: quel vicino si era sempre dimostrato piuttosto ostile, sebbene - almeno secondo i suoi dirimpettai - non ci fossero stati particolari problemi tra loro. Ma dall'agosto del 2020 le cose erano drasticamente peggiorate. «Mio nonno era andato a innaffiare mentre noi eravamo in ferie, e lui l'aveva aggredito, perché si era messo in testa che sfruttasse la sua acqua per bagnare le piante», ha raccontato la nipote davanti al giudice. Già qualche mese prima in realtà erano cominciati insulti pesanti nei confronti di tutta la famiglia: nel mirino la ragazza, la madre e il compagno della donna. Dopo le vacanze dell'estate 2020, però, si era mostrato sempre più aggressivo, gettando anche uova, scarti di cibo e pezzi di vetro dentro il giardino dei vicini. Accusato di molestia, l'uomo - 52enne, origini campane, residente a Parma - ieri è stato condannato a 1 anno. Il pm Antonella Destefano aveva chiesto sei mesi in più.
Dall'agosto del 2020 erano fioccate più querele, ma la situazione non era affatto migliorata. Una tregua a novembre, dopo che il 52enne era stato contattato dal proprio avvocato, sembrava far ben sperare, ma poco dopo era ricominciata la stessa sinfonia. Sinfonia fatta anche di pezzi cantati ad alta voce, ma soprattutto insulti. E poi il lancio di oggetti fin dentro il giardino della famiglia, nonostante la recinzione che separa le proprietà. Una sera i vicini avevano anche avvertito dei rumori nella zona del garage. «Non siamo andati a verificare cosa stesse accadendo perché avevamo paura», ha raccontato la donna nella denuncia. Il giorno dopo, sulla copertura del box, hanno trovato molle, bulloni e un bicchiere.
G.Az.