COLLECCHIO

Silvia Gatti, la giovane stilista con il debole per la pittura

Gian Carlo Zanacca

Designer e stilista con la passione per la pittura. Silvia Gatti, giovane donna collecchiese, ha fatto della formazione continua un suo punto di forza: brillante, decisa, preparata. Ha alle spalle il diploma del liceo artistico Toschi e diversi corsi di formazione, stage ed esperienze lavorative che l’hanno portata spesso fuori da Collecchio: a Londra, Milano, Roma, Carpi e Reggio Emilia.

In passato ha fondato il proprio marchio SG83 per dare vita a borse e accessori legati al mondo della pelletteria, sfruttando creatività e ingegno, e progettando borsette innovative, realizzate con materiali biologici. «La pandemia - spiega la 38enne - ha rappresentato un momento di stallo per l’intera economia. Sono stati mesi lunghi e duri sotto tanti punti di vista. Ma anche forieri di rinnovamento. Dalla riflessione, dall’attesa è nata una nuova passione, riemersa dopo gli anni in cui mi sono dedicata al design ed alla moda: quella della pittura».

Astratta, performativa ma anche figurativa: la strada che sta percorrendo. Sono questi i generi in cui si è cimentata in questi mesi. E la sua opera è stata apprezzata, tanto che l’ha spinta a continuare. In fondo Collecchio è stata protagonista sia nella pelletteria negli anni Settanta, con alcune aziende storiche, ed ha avuto pittori famosi come Amos Nattini, Alberto Cattani, Riccardo Fainardi e Claudio Cesari.

Verde bosco, giallo, pennellate di rosa salmone si intrecciano in una delle sue opere astratte, colori forti, cangianti ne sono i protagonisti, assumendo forme geometriche fluide. E poi l’arte performativa nel video che la ritrae mentre realizza il ritratto di David Bowie, durante un concerto, ispirata delle note evocative della musica. Ma anche quadri di innamorati che si abbracciano in una stretta eterna. Opere figurative che rimandano al bacio di Rodin. «La creatività non muore mai - spiega Silvia - e si rigenera; in fondo creare borsette, accessori o abiti è un po’ come dipingere qualcosa di concreto. La pittura è una sfida nuova che mi appassiona».

Gian Carlo Zanacca