Incontro del Ccv
«L'Oltretorrente è stanco di aspettare risposte»
E’ stata una serata dedicata ad approfondire i non pochi problemi di un quartiere bello ma fragile, quella del Consiglio dei cittadini volontari dell’Oltretorrente, tornato finalmente a riunirsi in presenza a Villa Ester, dopo le limitazioni imposte dalla pandemia, in coincidenza con l’insediamento della nuova amministrazione.
All’incontro sono intervenuti il presidente del consiglio comunale Michele Alinovi e la consigliera Federica Ubaldi.
«Abbiamo davanti a noi ancora sei mesi di tempo per portare a compimento i nostri progetti prima della scadenza del mandato - ha esordito la coordinatrice Sara Deledda - nei giorni scorsi c’è stato il primo incontro dei Ccv con l’assessora Daria Jacopozzi per conoscere le intenzioni dell’amministrazione in materia di partecipazione. Per il momento non è dato sapere se i Ccv avranno un futuro, ma è certo che, se venissero confermati, ci saranno modifiche sostanziali. Del resto quelli attuali hanno molti limiti, e il rapporto con il Comune non è stato finora proficuo. Abbiamo lavorato tanto, ma siamo stati poco ascoltati».
Dopo la premessa, subito il via all’elenco dei tanti problemi irrisolti dell’Oltretorrente, soprattutto in materia di decoro e sicurezza: regolamento del commercio, reclamato a gran voce dal Ccv, approvato dal Consiglio comunale, ma senza alcun effetto pratico, recinzione del monumento a Corridoni, destinazione dell’Hub cafè in piazzale Bertozzi, desolatamente chiuso, situazioni diffuse di degrado e spaccio in alcune zone (via Imbriani).
E poi ancora, Ospedale Vecchio, con i lavori impantanati in un fallimento, sistemazione del giardino Ducale e attesa apertura dell’ingresso da viale Piacenza, e, infine, un esposto di un gruppo di abitanti di piazzale Inzani, presentato da Elio Castrucci, per i troppi concerti con troppi decibel.
I consiglieri hanno rivolto i quesiti ad Alinovi, oggi presidente del Consiglio, ma fino a pochi mesi fa impegnato nel ruolo chiave di assessore ai Lavori pubblici. E Michele Alinovi non ha deluso le attese, ha esposto i fatti a sua conoscenza, ben attento ad evitare «invasioni di campo» rispetto all’amministrazione in carica, quindi non ha fatto né promesse né previsioni. Ha spiegato che il contestato regolamento sul commercio è formalmente operativo, e che il progetto di arredo urbano attorno al monumento a Corridoni, volto ad impedirne anche l’uso improprio, è pronto ed è sul tavolo della giunta.
Sul destino dell’Hub cafè l’Amministrazione sta valutando la possibilità di seguire una strada innovativa per la concessione di servizio della struttura, utilizzando il nuovo codice sul terzo settore, che consentirebbe di affidarlo sulla base di un progetto integrato in linea con lo spirito originario, unendo l’attività ricreativa alla creatività giovanile. Quanto all’Ospedale Vecchio, i lavori sono fermi per le gravi difficoltà dell’impresa, ma si sta procedendo ad un nuovo appalto da oltre otto milioni, al quale si aggiungono i 5 milioni del Pnrr per i lavori nel sottocrociera, che dovrebbe ospitare il Museo dei burattini e uno spazio mercatale. Complesso anche il discorso del parco Ducale: sono iniziati i lavori per le tre porte monumentali, verrà potenziata l’illuminazione, si farà il parco giochi e sarà restaurata la fontana del Trianon.
Sono tutti lavori finanziati o in fase di appalto, mentre la messa in sicurezza del palazzetto Eucherio Sanvitale richiederà tempi più lunghi per ragioni tecniche. L’ingresso al parco da viale Piacenza è stato un intervento molto complesso, ma i lavori, in corso da anni, sono in fase conclusiva. I problemi aperti sono tanti, e il Cvc non intende mollare la presa: il primo atto sarà una richiesta di incontro con alcuni assessori, a cominciare da Francesco De Vanna, Gianluca Borghi e Lorenzo Lavagetto, titolari delle deleghe sui temi più sentiti nel quartiere.
Antonio Bertoncini