IL DECALOGO

Dal «cappotto» alle tende: ecco le regole per tagliare la bolletta

Quando la bolletta diventa extra large non resta che tagliare i consumi, perché il risparmio è la prima forma di guadagno. L'Associazione nazionale amministratori condominiali e immobiliari (Anaci) ha iniziato a stilare una sorta di decalogo anti-spreco insieme alle aziende fornitrici di energia. Si tratta per lo più di piccoli accorgimenti, di buone abitudini quotidiane a cui si aggiungono, come ultima istanza, alcuni interventi più invasivi e onerosi sull'impianto di riscaldamento o sull'edificio. In quest'ultimo caso rientra il «cappotto», che può riguardare tutte le facciate o solo alcune parti dell'immobile. In questo caso però non basta l'impegno del singolo, ma servirà il via libera da parte dell'assemblea condominiale.

Proteggere le finestre

Uno dei primi consigli utili riguarda le tapparelle. Quando si esce di casa è bene abbassare le tapparelle, perché in questo modo si crea una camera d'aria che può ridurre la dispersione di calore proveniente dalle finestre.

Liberare i termosifoni

Per consentire al calore di distribuirsi il più possibile all'interno delle stanze è consigliabile rimuovere quelle mensole di legno o marmo sopra i termosifoni. Per lo stesso motivo, le tende, soprattutto se spesse, non devono assolutamente coprirli. Dietro ai termo è poi consigliabile posizionare un pannello termoriflettente - si trovano nei negozi di bricolage e anche online - che può ridurre i consumi del riscaldamento anche del 10%.

Maglioni di lana

Abbassare la temperatura all'interno degli ambienti permette di consumare meno. Ma a questo punto si pone un altro problema: le case resteranno più fredde. Il rimedio c'è: vestirsi di più. Certo, in alcuni casi non sarà possibile battere di più i denti, basti pensare ai malati o a chi ha bimbi molto piccoli. Ma chi è in buono stato di salute - questo dicono i consigli anti-rincaro - potrà combattere il freddo vestendosi di più. Attenzione però: una casa fredda diventa facile preda della muffa.

Esame delle caldaie

In assemblea i condòmini possono esprimersi a favore di una ristrutturazione parziale dell'impianto di riscaldamento, sostituendo il generatore di calore con una caldaia a condensazione che ha un rendimento maggiore rispetto a quelle tradizionali. Il manutentore, visto l'impianto, potrebbe anche decidere di ridurre l'orario di funzionamento giornaliero. A Parma, che si trova in zona climatica E, una delle sei zone in cui è divisa l'Italia, gli impianti possono restare accesi 14 ore al giorno.

Mettere il «cappotto»

Un altro intervento che ha bisogno del via libera dei condòmini riuniti in assemblea è l'installazione del «cappotto» attorno all'edificio. Per ridurre gli sprechi è possibile proteggere anche solo alcune parti della struttura, ad esempio coprendo il soffitto dei portici.

P.Dall.