Studenti

Linea del bus San Secondo-Fidenza: disservizi e «strani» percorsi. La segnalazione di una famiglia

Monica Rossi

San Secondo A due settimane dalla campanella di inizio anno scolastico, prime lamentele da parte di chi usufruisce del traporto pubblico.

È successo che una mattina, lo scorso 26 settembre, sulla linea extraurbana San Secondo-Fidenza (corsa delle 6,30), un conducente abbia inspiegabilmente «traghettato» i ragazzi verso Salsomaggiore, saltando alcune fermate tra cui il Foro Boario, a Fidenza. A raccontare l’accaduto è stata una madre di famiglia. «Sembrava, stando al racconto di chi era a bordo, che fosse perso in un percorso tutto suo - spiega la mamma di uno studente -. Quando mi ha telefonato mio figlio, dicendo che la fermata del Foro era stata saltata, e non sapeva che strano giro stesse facendo la corriera, gli ho chiesto di condividermi in tempo reale la posizione. Ho riscontrato che in effetti si trovavano a metà strada tra Fidenza e Salsomaggiore». Successivamente, l’autista deve aver ritrovato la bussola, tant’è che la corriera è tornata indietro facendo poi finalmente scendere i ragazzi al Foro alle 7,49. La famiglia dichiara di aver segnalato l’anomalia alla Tep.

«Non sappiamo se fosse un autista alle prime armi, ma se così fosse riteniamo necessario un affiancamento, fino a quando tutti gli aspiranti “Cristoforo Colombo” non abbiano imparato in modo autonomo i percorsi e soprattutto a rispettare le fermate». Al netto dell’episodio singolare del 26 settembre, le famiglie entrano poi nel merito di quello che ritengono un disservizio da correggere quanto prima per permettere una fruizione agevole del traporto pubblico targato Tep. «Le corriere non si fermano mai in un punto preciso del parcheggio al Foro Boario: a volte lo fanno a metà, altre in testa oppure ancora in fondo all’area di arrivo – racconta un genitore di un alunno -. Il problema non è il “dove”, ma il tempo della sosta, troppo breve per permettere a tutti di salire prima che il mezzo riparta. Mio figlio è tra quelli che si è visto chiudere la porta sul naso ed è rimasto a piedi. Io quel giorno ero a casa e sono andata a prenderlo, dando un passaggio anche a un ragazzino di Fontanellato. Ma come fanno i ragazzi i cui genitori sono impegnati al lavoro e non possono recuperarli? E soprattutto, come pensano possa una persona anziana correre come farebbero i giovani per salire sul mezzo quando si ferma lontano dal gruppo in attesa?».

Anche questa lamentela è stata inoltrata alla Tep, fa sapere la famiglia. Nella mail inviata, si chiede al contempo di prevedere «per le fermate di snodo, una sosta di cinque minuti per permettere a tutti di salire a bordo. Il mezzo deve perdere la sua maschera di metrò e recuperare la propria identità di corriera».