EDILIZIA

Mingori consolida la crescita: «Concentrati sugli appalti per aziende e privati»

Patrizia Ginepri

Dopo gli anni della resilienza dovuti alla lunga crisi del settore delle costruzioni e alla pandemia, il rilancio messo in atto inizia a portare risultati significativi. Grazie alla capacità di adattarsi alle nuove dinamiche di mercato e sociali, il 2022 rappresenta per la Mingori Engineering e Building un anno di svolta. A dimostrarlo è l'acquisizione di importanti commesse, con prospettive di crescita anche per gli anni a venire. I numeri parlano chiaro: già a settembre il fatturato ha abbondantemente superato quello dello scorso anno, proiettando le previsioni per l'intero anno (opere in corso e lavori acquisiti) a superare i 32 milioni (più che raddoppiato rispetto al 2021), mentre il portafoglio ordini di lavori già acquisiti, raggiunge i 64,5 milioni. La società, nel frattempo, si è strutturata maggiormente e oggi può contare su 30 collaboratori diretti nella sede direzionale e circa 200 addetti indiretti nei cantieri.

Nuove commesse

A parlare dei progetti in corso e futuri è il presidente Riccardo Mingori. «La svolta - spiega - è frutto, principalmente, di una scelta: quella di concentrare la nostra attività nel ramo construction, ovvero sugli appalti per aziende e privati in conto terzi, limitando gli investimenti di edilizia immobiliare».

Altro nodo centrale è la diversificazione. Tra i nuovi lavori acquisiti, Mingori tiene a sottolineare subito «il debutto nel settore, in forte espansione, delle Rsa, con la costruzione per Kos Care, società facente parte del gruppo quotato in borsa Cir, di una residenza sanitaria da 120 posti letto a Novara».

Tra le altre importanti commesse acquisite, partirà all'inizio del prossimo anno il cantiere che riguarda la costruzione di un nuovo superstore Esselunga a Modena, di cui la società Mingori sarà General Contractor, mentre sono in corso i lavori nella sede Gea Me di Parma. «Per la multinazionale tedesca stiamo realizzando un ampliamento della zona produttiva e la ristrutturazione della palazzina uffici - spiega Mingori -. Per noi questa è una commessa importante, perché proviene da un cliente fidelizzato».

Altra grande soddisfazione è stata l’acquisizione di un appalto a Lodi per un nuovo committente del settore farmaceutico: la multinazionale svizzera Ibsa. «Questa acquisizione conferma la nostra forte espansione nel settore iniziata quattro anni fa in Germania nel nuovo quartier generale della multinazionale Teva».

Prosegue, nel frattempo, l'attività sul fronte del Superbonus. «Ci abbiamo creduto fin da principio - sottolinea Mingori - e proprio per questo siamo partiti tra i primi, strutturandoci con una business unit dedicata. Tra le mille difficoltà che abbiamo dovuto affrontare, possiamo ritenerci soddisfatti, perché, lavorando sempre in modo oculato abbiamo una decina di cantieri aperti, media che manteniamo nel tempo, con interventi che vanno da 1 a 3 milioni di euro ciascuno».

Futuro e sostenibilità

Il futuro? «Con un'azienda consociata di Padova, molto complementare a noi, stiamo guardando con interesse al mercato del Principato di Monaco - dice Mingori - dove al momento abbiamo presentato diverse offerte e dove speriamo di riuscire ad entrare in maniera stabile. Oggi siamo ancora di fronte a una congiuntura difficile ed è fondamentale non arrendersi, perché in futuro si apriranno nuove opportunità. Una cosa, è certa: lo sviluppo non può prescindere dalla sostenibilità. Occorre cambiare il modo di fare impresa, senza retorica. Un esempio? Noi costruiamo con certificazione volontaria Leed, che classifica l'efficienza energetica e l'impronta ecologica degli edifici. La volontà è quella di avere un impatto sempre più positivo dal punto di vista sia ambientale che sociale, e per questo stiamo guardando con grande interesse a certificazioni come la B-Corp. Continueremo su questa strada, diversificando l'attività e, perché no, iniziando a valutare di nuovo investimenti nell'immobiliare, attività che storicamente caratterizza la nostra azienda».