L'incidente

Si indaga per omicidio stradale

Esami sulle condizioni del conducente e controlli sull'automobile. Mentre Orjol Lame, che era alla guida della Fiat Stilo che domenica sera a Gaida si è schiantata contro un muro uccidendo la sua compagna, suo figlio e i due fratellini della donna, lotta tra la vita e la morte nel reparto di Rianimazione dell'ospedale Santa Maria Nuova, sul tragico schianto la procura reggiana ha aperto un fascicolo per omicidio stradale.

Inoltre, l'uomo è stato sottoposto a esame tossicologico per verificare in quali condizioni psicofisiche stesse guidando.

La polizia locale di Reggio Emilia, che ha effettuato i rilievi sull'incidente avvenuto intorno alle 20 a Gaida, ha raccolto la testimonianza del conducente di un veicolo che per un soffio ha evitato di scontrarsi con la Stilo, quando questa ha invaso l'altra carreggiata finendo la sua corsa contro il muro della vecchia sede delle cucine Antares.

La dinamica dell'incidente pare, comunque, chiara: la Fiat Stilo, su quel tratto maledetto di via Emilia, un tracciato già tristemente salito alla ribalta della cronaca, avrebbe fatto tutto da sola.

Ad avvalorare questa ipotesi anche l'assenza di frenate sull'asfalto. Inoltre, gli inquirenti lavorano sui documenti dell'automobile che potrebbe non essere stata assicurata. Un altro aspetto su cui si starebbero facendo degli approfondimenti riguarderebbe anche il corretto trasporto dei bambini a bordo dell'auto.

Tutte domande, le cui risposte aiuterebbero a chiarire ogni aspetto di una tragedia immane che resta, comunque, impossibile da accettare.

M.Cep.