OSPEDALE

Covid, raddoppia il numero dei ricoverati al Maggiore

Tutto come previsto. Con l'arrivo del freddo, aumentano i ricoveri legati ai mali di stagione e anche al Covid. In un mese i pazienti arrivati all'ospedale Maggiore per vari problemi o patologie, e nei quali è stata riscontrata positività al coronavirus, sono raddoppiate: erano poco più di 80 un mese fa, sono salite a 167 ieri. Sette giorni fa erano 148, due settimane fa 143. Nel padiglione Barbieri - che accoglie la maggior parte di questi malati - i numeri sono passati dai 55 di due settimane fa ai 91 di ieri.

«Ce l'aspettavamo, per l'altissima circolazione di virus in questo momento: oltre al coronavirus, stanno “girando” il virus influenzale stagionale e il virus respiratorio sinciziale, fenomeno già ribattezzato come “triplendemia”, un incrocio che potrebbe portare conseguenze - dice Meschi - L'aumento dei contagi è dovuto anche all'allentamento delle misure di sicurezza, distanziamento, guanti e mascherine».

Al momento il Barbieri resta ancora un reparto «misto», con pazienti positivi (tenuti isolati) e altri «bianchi», non contagiati dal coronavirus. Altri pazienti Covid sono dislocati in Clinica medica, agli Infettivi, in Clinica pneumologia, nella Pneumologia ed endoscopia toracica e nella Prima rianimazione.

Pur nella preoccupazione che i numeri dei contagiati siano destinati a salire, resta una differenza rispetto alle precedenti ondate: «La grande maggioranza dei ricoverati è qui per patologie pregresse o non Covid e a volte solo al momento del ricovero se ne scopre la positività. La sintomatologia del Covid è sfumata, e comunque gestibile, quasi sempre senza l'ausilio di ventilazione. Ci si ammala ma, grazie ai vaccini, in modo diverso e più lieve», spiega Meschi.

«Dall'estate abbiamo visto solo un paziente, immunodepresso e molto vulnerabile, finito in rianimazione a causa del Covid», conferma Sandra Rossi, direttrice del Dipartimento interaziendale provinciale di Emergenza-Urgenza e della Prima rianimazione del Maggiore, dove ieri c'erano due pazienti positivi, ma ricoverati per altri problemi. «È comunque importante tenere alta la guardia con l'arrivo del freddo, di altre virosi e dell'influenza stagionale. Il fatto che le misure di sicurezza non siano più obbligatorie non significa non adottare un atteggiamento precauzionale. Potrà sembrare banale, ma anche il lavaggio delle mani è una misura efficace», dice Rossi.

Dalla Meschi arriva l'invito, «ai fragili a fare le quarte e quinte dosi di anti-Covid, e al resto della popolazione ad eseguire l'antinfluenzale. Non è un momento facile, anche in vista degli assembramenti delle feste. Raccomando la mascherina in contesti affollati e sempre prudenza, perché il coronavirus circola anche grazie a molti asintomatici».

m.t.