POLIZIA LOCALE
Incidenti, la mappa delle strade più a rischio per bici e pedoni
Le strade della città sono sempre più pericolose. Quella più rischiosa di tutte è via Emilia Est, ma anche viale Piacenza, strada Langhirano e via San Leonardo andrebbero percorse con la massima attenzione.
In totale, l'anno scorso ci sono stati quasi 200 feriti in più rispetto al 2019. Le cause principali degli incidenti vanno cercate non tanto nello stato in cui versano le strade, quanto nella distrazione di automobilisti, ciclisti e pedoni, spesso ipnotizzati dal telefonino, nell'alta velocità e nel mancato rispetto delle regole. Solo una minima parte degli scontri dipende da quelle che vengono definite, in gergo tecnico, «condizioni al contorno», cioè scarsa illuminazione o asfalto dissestato. Tutto il resto lo fanno negligenza, imprudenza o imperizia.
Nel 2021 - stando ai dati della polizia locale - ci sono stati 184 feriti in più rispetto al 2019: 760, contro i 576 di due anni fa. Nota a margine: il 2020 non è stato conteggiato, perché a causa dell'eccezionalità dei vari lockdown non può essere preso come termine di paragone.
Ma non appena le persone hanno potuto tornare a muoversi liberamente, ecco che i numeri sono, purtroppo, schizzati verso l'alto. Ad essere in calo, fortunatamente, sono i morti: l'anno scorso sono stati 4, mentre due anni fa hanno perso la vita 7 persone. Tre in meno, ma non è mai abbastanza. La speranza è di vedere presto azzerata questa macabra conta.
La mappa del pericolo
Ma quali sono le strade più pericolose in città? La polizia locale ha stilato un elenco di 13 vie (tabella a destra) in base al numero di ciclisti e pedoni coinvolti. La più pericolosa è via Emilia Est con 59 incidenti rilevati dal 2019 ad oggi, seguita da viale Piacenza (35), via San Leonardo e strada Langhirano (entrambe a 26), via Gramsci (25) e via Traversetolo (23).
«Inciviltà, mancato rispetto delle regole e distrazione sono le principali cause degli incidenti». A parlare è Massimo Marchinetti, commissario della polizia locale, durante le commissioni Bilancio e Ambiente e Mobilità convocate ieri sera per fare il punto sulla sicurezza stradale in città per pedoni e ciclisti. Un approfondimento chiesto dal capogruppo Pd - nonché ciclista - Sandro Maria Campanini.
«I cambi di corsia repentini», sottolinea Marchinetti, sono la principale causa degli incidenti che coinvolgono bici e monopattini, mentre «la distrazione e l'elevata velocità», aggiunge, sono la bestia nera dei pedoni. Che il più delle volte vengono travolti sulle strisce.
L'anno nero
Il 2021 è stato un anno nero sulle strade comunali, una rete estesa per oltre mille chilometri. Gli incidenti rilevati dalla polizia locale - circa il 95% dei sinistri nella parte urbana è rilevato dai vigili, spiega Nicola Ferioli, dirigente del Settore mobilità - sono stati 792, per un totale di 760 feriti e 4 persone decedute. Su 1.700 veicoli coinvolti, la stragrande maggioranza ha riguardato le auto (1.013). Seguono velocipedi (207), moto (176) e camion (115), ma l'elenco comprende tutti i mezzi che si muovono su strada, fino a coinvolgere anche gli animali (2).
La fascia d'età maggiormente coinvolta negli incidenti è quella compresa fra i 25 e i 49 anni (838), seguita da quella compresa fra i 50 e i 64 anni (441) e da quella 18-24 anni (257).
«Nel 2023 l'amministrazione comunale sta pensando di aumentare gli incontri nelle scuole superiori», anticipa Ferioli, nella speranza che la prevenzione rivolta ai più giovani possa migliorare il livello di sicurezza sulle strade. E magari risparmiare qualche tragedia, soprattutto ma non solo, quando cala il buio.
In città ha fatto discutere l'idea del Comune di estendere le zone 30, ma non tutti protestano. «Portare la velocità a 30 chilometri orari è una misura di civiltà», sostiene il consigliere Enrico Ottolini (Europa Verde).
Il Pnrr per le ciclabili
Sono 2,2 milioni di euro i fondi che il Pnrr destina a Parma per le piste ciclabili. «Stiamo parlando con la Provincia e i Comuni di Torrile e Colorno per una pista ciclabile dal Parco Ducale alla Reggia di Colorno. Stiamo dialogando anche con la Regione per una ciclabile lungo il Baganza», anticipa Gianluca Borghi, assessore all'Ambiente e alla Mobilità. Nei prossimi anni spunteranno ciclabili come funghi? L'assessore è prudente e avverte: «Gli espropri allungano i tempi e fanno lievitare i costi».
Francesco De Vanna (Lavori pubblici), fa una promessa a Serena Brandini (Azione): «Siamo consapevoli di dover intervenire lungo la Massese». Ma senza la prudenza e il rispetto delle regole, le strade continueranno ad essere una bolgia.
Pierluigi Dallapina