MUNICIPIO

Emergenza casa e imprese, il Comune apre due «uffici» ad hoc

Pierluigi Dallapina

L'amministrazione ridisegna l'organizzazione della macchina comunale - mercoledì la giunta ha approvato il documento della nuova macrostruttura, che entrerà a regime dal primo gennaio - ma soprattutto allarga la squadra dei dipendenti, con un piano di assunzioni a tappeto in tutti i settori. Circa un centinaio saranno i lavoratori che verranno assunti nel corso del 2023.

«L'unica voce di bilancio che non vede contrazioni, anzi, che può contare su un incremento, è quella legata al personale, perché siamo consapevoli che per far funzionare bene il Comune bisogna investire per rafforzare l'organico». Il sindaco Michele Guerra sa che anche l'amministrazione, come le famiglie e le imprese, deve tirare la cinghia, ma durante la presentazione della macrostruttura - «la struttura che deve armonizzare e potenziare la capacità operativa del Comune» - parla anche di investimenti e progetti legati ai circa 1.200 lavoratori del municipio. «Abbiamo bisogno di un personale motivato».

Motivare e assumere: solo così la macchina comunale potrà garantire servizi di qualità. La giunta sembra marciare compatta lungo questa strada. «Nonostante la difficoltà di bilancio derivante dalla congiuntura economica legata alla guerra, il Comune di Parma ha deciso di privilegiare l'attenzione verso il personale - spiega il vicesindaco Lorenzo Lavagetto in una nota a margine dell'incontro con il primo cittadino -. Per questo motivo in bilancio sono state previste nuove assunzioni in modo da alleviare e migliorare il lavoro dell'organico attuale e una nuova organizzazione interna che, a partire dalla macrostruttura, consentirà una migliore risposta alla cittadinanza e una più corretta esecuzione del programma elettorale su cui abbiamo vinto le elezioni. Ovviamente, dovremo costantemente monitorare l'efficacia delle soluzioni adottate al fine di garantire un alto livello di benessere all'interno del Comune per una migliore e più efficace risposta alle esigenze dei cittadini».

Ma quanti dipendenti verranno assunti e quando? A queste domande - che nei prossimi mesi attireranno a Parma centinaia, forse migliaia, di candidati da tutta Italia - risponde il direttore generale Pasquale Criscuolo. «Nei primi mesi del prossimo anno usciremo con una graduatoria su tutti i profili professionali per avere un elenco di idonei da attingere in ogni momento». Le assunzioni avverranno nel 2023 e «nel corso di un anno potremmo arrivare ad assumere un centinaio di persone».

«Il Comune ha bisogno di personale», aggiunge il direttore generale, perché «ha un numero di dipendenti inferiore rispetto a quello delle città di pari dimensioni di circa 200 o 300 unità». E qui fa l'esempio di Brescia: «Il loro Comune ha circa 1.600 dipendenti, mentre noi ne abbiamo meno di 1.300».

E la macrostruttura? Presentata ai dipendenti durante una serie di incontri al cinema Astra, l'ultimo è in calendario lunedì, ha la sua più grande novità nella creazione di 5 aree - Risorse, Sviluppo del territorio e transizione ecologica, Servizi alla comunità, Promozione della città, Patrimonio e cura del territorio - ognuna affidata a un coordinatore, che sarà il direttore del settore più «rappresentativo» contenuto all'interno di ogni singola area.

Questa organizzazione permetterà di ridurre da 24 a 22 le posizioni dirigenziali, con un risparmio annuo di circa 160mila euro per le casse dell'ente. Al momento però mancano 4 dirigenti (ora sono 18), che saranno assunti all'inizio del 2023.

Pierluigi Dallapina