Grande Guerra
Collecchiese ritrova in Slovacchia la tomba del nonno disperso
Enos Dresda di Ozzano ha ritrovato la tomba del nonno Augusto Vicini, morto durante la Prima guerra mondiale e dato per disperso. Una grande emozione anche per i nove nipoti di Augusto.
Enos ha pregato sulla sua tomba in Slovacchia, si è commosso dopo averlo rintracciato a 104 anni dalla sua scomparsa.
Classe 1885, Augusto Vicini era partito da Terenzo alla volta del fronte durante la Prima guerra mondiale. Fu fatto prigioniero dagli austriaci a Caporetto nel 1917. Era un soldato semplice dell’8° reggimento alpini. «Non ho mai visto mio nonno – spiega Enos – e adesso che sono anch'io nonno, questa esigenza si era fatta più pressante. Anche mia madre lo aveva rimpianto tanto, aveva solo pochi anni quando il padre partì per il fronte. Abbiamo sentito tanto la sua mancanza. Bruno Montali, ricercatore e storico di Terenzo, ci ha fornito alcuni spunti. Da lì mia figlia Irene ha proseguito le ricerche fin che siamo riusciti a risalire al luogo di sepoltura».
Dopo due anni di stop per la pandemia, il suo desiderio è stato esaudito. «È stato un regalo di mia figlia Irene che sapeva quanto tenevamo a lui. Abbiamo raggiunto il cimitero di Samorin, in Slovacchia, assieme a lei, mia nipote Penelope e mio genero Luca. Per me è stato un momento estremamente emozionante. È sepolto in una tomba comune, con lui altri 2mila soldati italiani tutti provenienti dal campo di concentramento di Samorin. Un momento davvero indimenticabile. A lui ho portato gli omaggi dei nove nipoti che adesso sanno dove riposa».
Gian Carlo Zanacca