Sorbolo
Bici rubate per compiere furti eludendo le telecamere lungo le strade: 5 già recuperate
Sorbolo Una grande mobilitazione generale via social nella notte fra lunedì e ieri ha permesso di riconsegnare ai legittimi proprietari ben cinque biciclette rubate, anche oltr’Enza.
È, infatti, arrivata nella serata di lunedì dalla vicina frazione reggiana di Sorbolo a Levante la prima segnalazione da parte di una signora che denunciava la presenza di due biciclette di provenienza ignota all’interno del cortile della propria abitazione.
Erano state utilizzate da due ladri che avevano tentato di entrare nella sua casa e metterla a soqquadro, mentre lei e la sua famiglia erano all’interno dell’edificio.
Fortunatamente, i due malviventi sono stati messi in fuga da un vicino che li ha colti di sorpresa: pertanto, i due hanno abbandonato le biciclette e se la sono data a gambe levate.
La proprietaria, vedendo l’attività di questi giorni su Facebook del sindaco di Sorbolo Mezzani Nicola Cesari alle prese con furti e tentati furti, ha pensato di contattarlo per allertare anche i vicini cittadini sorbolesi del possibile rischio e provare a rintracciare i possibili proprietari delle biciclette.
Dopo soli due minuti, due sorbolesi hanno segnalato al primo cittadino il furto avvenuto ai loro danni di due bici nella zona centrale di Sorbolo: erano i proprietari dei due mezzi ritrovati a Sorbolo a Levante.
Altre persone, notando il post, hanno poi inviato in privato anche altre foto di biciclette scomparse, alcune di queste anche di un certo valore, ritrovate poi nei cortili delle abitazioni, sempre nella zona del centro del paese: in totale cinque, tre durante la notte e due al mattino.
Probabilmente, a Sorbolo a Levante i due malviventi hanno utilizzato questo insolito mezzo per svolgere la loro attività inosservati e sfuggire, così, alle videocamere di sorveglianza e ai controlli.
«Ancora una volta – ha commentato Cesari – la rete, se usata al meglio con le segnalazioni, può essere d’aiuto per ritrovare oggetti smarriti e risalire, magari, ai colpevoli dei furti. Dopo i ritrovamenti, tutti coloro che sono stati derubati mi hanno richiamato ringraziandomi e inviandomi le foto delle loro biciclette nei propri cortili di casa: è una soddisfazione».
Christian Marchi