Tari
Tassa rifiuti, ma quanto ci costi? La mappa dei Comuni parmensi: ecco dove si paga di più (e di meno)
Tassa rifiuti, ma quanto ci costi? O meglio, quali sono i Comuni in cui è più conveniente e quelli in cui è più costosa? Corniglio (134 euro a famiglia), guida la classifica dei paesi in cui la Tari è più economica, seguito da Felino (149 euro) e da Monchio (169 euro). Sul podio dei comuni più costosi ci sono invece Pellegrino (371 euro), San Secondo (354 euro) e Borgotaro (348 euro).
Questi sei paesi segnano gli estremi, l'alto e il basso della classifica. In mezzo ci sono gli altri 38 comuni del Parmense, in una geografia di rincari e risparmi a macchia di leopardo, nel senso che i comuni in cui si paga di più sono sparpagliati tra Bassa, Pedemontana e Appennino, un po' come accade per quelli più convenienti. La media provinciale è di 248 euro e, nonostante i rincari generalizzati, alcuni Comuni sono riusciti ad abbassarla.
Le stime sono state fatte elaborando i dati del Mef, il ministero Economia e finanze, e si riferiscono ad una famiglia tipo, composta da tre persone che abitano in una casa di proprietà con una superficie di 100 metri quadrati. Il confronto è fra la Tari 2021 e la tassa riferita al 2022.
Nei giorni scorsi l'Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva aveva stilato la classifica del «caro Tari» prendendo in considerazione le città italiane. Udine era risultata la più economica di tutte (174 euro), mentre la maglia nera era toccata a Catania (594 euro). Parma (260 euro), nella classifica regionale era quarta dietro Cesena (243 euro), Forlì (256 euro) e Ravenna (259 euro).
Stringendo il campo sul Parmense, la tabella qui a fianco mostra quanto dovrebbe pagare la «famiglia tipo» in tutti i 44 comuni. Le curiosità non mancano. Corniglio, il comune più economico, è anche quello in cui, stando alle stime, c'è stata una delle «sforbiciate» più consistenti alla Tari, in quanto si è passati dai 157 euro del 2021 agli attuali 134 euro (-17%). Risparmio apprezzabile anche a Monchio dove si passa da 186 a 169 euro e a Solignano (-8% passando da 284 a 264 euro). Fra i comuni che hanno ridotto la Tari c'è anche Fidenza, secondo centro della provincia, che con 195 euro a famiglia fa registrare un risparmio di 9 euro rispetto all'anno scorso (-5%). Buona performance anche a Compiano, con un taglio ancora più consistente, in quanto si passa da 330 a 299 euro (-10%).
Esistono poi molti comuni (15) che hanno lasciato la Tari invariata, come Collecchio, Noceto, Polesine-Zibello, Sorbolo-Mezzani, Salsomaggiore e Calestano, giusto per citarne alcuni. Ma Calestano, con i suoi 336 euro a famiglia è tra i comuni in cui la tassa rifiuti è più costosa.
L'elenco dei comuni in cui la Tari ha subito un rincaro è lungo e comprende, tra gli altri, Busseto (da 194 a 227 euro), Bardi (da 235 a 263), Lesignano (da 288 a 313), Borgotaro (da 303 a 348), Fornovo (da 267 a 306) e Sissa Trecasali (da 285 a 299 euro). Qui ci sono stati gli incrementi maggiori.
I motivi di questa estrema variabilità, anche tra comuni confinanti, sono molti. Ad esempio, le amministrazioni comunali possono "pesare" diversamente i costi a carico del sistema produttivo e delle famiglie, per riuscire ad avvantaggiare queste ultime. Ma non solo. Sul valore della Tari incide anche il sistema di raccolta adottato, che può portare migliori risultati ambientali ma anche maggiori costi, oltre alla conformazione fisica del territorio.
Pierluigi Dallapina