Lavori
Opere pubbliche, scontro sul piano del Comune
«È un piano molto impegnativo, una sfida per tutti, per l’amministrazione e per la struttura comunale. Dopo anni Parma tornerà ad essere una città cantiere, altro che piano rinunciatario». Così l’assessore Francesco De Vanna ha risposto alle prime osservazioni arrivate dalle opposizioni sul Piano triennale delle opere pubbliche, discusso ieri in commissione, dove lo scontro fra maggioranza e minoranza è stato a tratti anche aspro.
L’assessore ha concentrato l’attenzione sul 2023: «Il Comune – ha precisato – investirà il prossimo anno in opere pubbliche circa 25 milioni di fondi propri, di cui 6 da entrate per oneri di urbanizzazione e 19 da nuovi mutui. A questi fondi si aggiungeranno quelli ancora non spesi per opere già programmate, da rifinanziare per l’impennata dei costi, e soprattutto i fondi del Pnrr, per progetti cofinanziati dal Comune con 10 milioni. Si tratta di una mole di investimenti molto notevole per opere da realizzare in tempi stretti, che cambieranno in parte la fisionomia della città, a cominciare da San Leonardo».
De Vanna ha citato gli interventi previsti per mobilità sostenibile (oltre due milioni per piste ciclabili e Zone 30), accessibilità alla Fiera, risezionamento di strada Martinella. Inoltre ha annunciato interventi rilevanti, grazie ai contributi del Pnrr, quali la copertura del Palasport, la ristrutturazione del Palaciti, la realizzazione di due nuovi asili (Parma Mia ed Eurosia), la riqualificazione dei parchi, compresi Cittadella e Ducale, gli interventi su Ospedale vecchio e San Paolo, la ristrutturazione dell’ex municipio del Lubiana-San Lazzaro, la nuova Scuola del Parco in via Zarotto (spesa di 12 milioni nel 2023), il rifacimento integrale della scuola Micheli, gli interventi sull’edilizia residenziale pubblica e quelli di messa in efficienza e ristrutturazione del patrimonio comunale.
Come ha fatto notare il consigliere Pietro Vignali, nell’elenco per il 2023 non figurano la piscina Ferrari di via Zarotto (la cui chiusura temporanea è stata oggetto di tante polemiche) e l’ex scalo merci. De Vanna ha risposto che la piscina sarà ristrutturata nel 2024, perché l’intervento richiede ulteriori approfondimenti tecnici, e sarà pronta per la riapertura nel 2026. Enrico Ottolini ha chiesto dettagli sui lavori in Cittadella: i fondi stanziati serviranno per consolidare le mura della fortezza, mentre altri interventi come gli spostamenti dello spazio giochi e dei campi da basket sono oggetto di ulteriori valutazioni. E non è previsto per ora nulla (lo ha chiesto ancora Vignali) per l’ala da completare dell’ex ostello.
L’assessore, ammettendo che non si è riusciti per ora a prevedere nuovi parcheggi se non di ridotte dimensioni, ha difeso la scelta sul Palasport, anch’essa oggetto di osservazioni da parte della minoranza, così come l’ex Cobianchi, che verrà messo in sicurezza: «Nel Palasport investiremo 6 milioni per un primo stralcio per copertura e fotovoltaico, ma il progetto globale richiederà investimenti per 17 milioni, meno della metà rispetto ad un nuovo impianto».
I consiglieri di maggioranza Salzano, Campanini e Nouvenne hanno difeso le scelte dell’amministrazione «per un bilancio ambizioso ma realistico, che presenta quello che si può fare».
Antonio Bertoncini