Montagna
Bollette troppo care: Prato Spilla non riapre gli impianti
Monchio La notizia era nell’aria da settimane e mercoledì sera è arrivata la conferma: il gestore del rifugio e dell’impianto di Prato Spilla ha riconsegnato alla proprietà la struttura. L’annuncio, a ridosso della stagione invernale, è stato dato da Marco Barotti, che ha in gestione dal febbraio 2018 la stazione turistica di proprietà della Provincia. «Una situazione non dipesa da qualcuno se non dai costi dell’energia – spiega -. Siamo passati da un costo di 0,08 del dicembre 2020 agli attuali 0,40. È tantissimo. Quando è arrivata la bolletta di ottobre mi sono spaventato: 3mila euro solo per aver fatto girare una trentina di ore l’impianto per svolgere i lavori di manutenzione. Mi dispiace, ma non c’era via d’uscita».
Di fronte all’esplosione dei costi, anche l’ampia sinergia che si è creata tra enti e gestione per valorizzare la stazione turistica nulla ha potuto fare. «Pur avendo sempre potuto contare sulla disponibilità del Comune, della proprietà che ha sempre investito nella struttura, anche recentemente cambiando le caldaie dell’albergo per abbattere i consumi, abbiamo dovuto prendere atto della situazione. Siamo già passati dall’anno del Covid – prosegue -, ma la situazione di noi piccoli impianti ci penalizza, soprattutto per il numero delle presenze, che non è in grado di compensare le spese di gestione. Un anno perso lo sopporti, ma tre di fila no. Lo scorso inverno eravamo pronti ma mancava la neve e abbiamo aperto solo 12 giorni», conclude Barotti.
«Bisogna prendere contatto con la realtà e in comune accordo abbiamo preso la decisione». Una situazione che rilancia l’importanza di investire sulla destagionalizzazione, puntando sulla valorizzazione della stagione estiva. «Abbiamo preso atto del fatto che l’utilizzo della struttura nel periodo invernale non è più sostenibile, per problemi legati al clima, all’aumento dei consumi energetici e a problemi di gestione», commenta il Presidente della Provincia Andrea Massari. «Crediamo fortemente nel valore e nelle possibilità di Prato Spilla per lo sviluppo socio-economico di questo territorio, che è una parte importante della provincia. Stiamo lavorando con la regione Emilia Romagna e con il comune di Monchio delle Corti per una valorizzazione della stazione di Prato Spilla per un suo utilizzo estivo, legato allo sport, alla natura, al paesaggio».
«Abbiamo già investito importanti risorse per una nuova progettualità per aumentare il livello e la qualità dell’ospitalità plen air, in particolare rivolto ai camperisti, e per l’utilizzo ricreativo di biciclette elettriche - aggiunge il delegato provinciale al Patrimonio Nicola Cesari -. Già lunedì prossimo ci sarà un incontro con il comune di Monchio per condividere eventuali sviluppo».
«Anche se la competenza non è nostra, per il Comune è un danno gravissimo e lotterò perché Prato Spilla possa riaprire con una nuova gestione che sappia lavorare al meglio e valorizzare una località importante non solo per il nostro territorio, ma per tutto l’Appennino Est - commenta il sindaco di Monchio Claudio Riani -. Ho trovato un gruppo di persone che si proporranno per la gestione invernale, garantendo almeno l’apertura del bar/rifugio e del campo scuola, ma la seggiovia sicuramente non ripartirà. Vorrei che la Provincia ci interroghi per il futuro bando per trovare insieme una gestione che rilanci davvero la stazione turistica».