LUTTO
Addio a Paolo Cavatorti, medico di base sempre attento agli altri
Era figlio d’arte Paolo Cavatorti, scomparso nei giorni scorsi all’età di 73 anni. Dal padre Pier Luigi, storico medico di famiglia con ambulatorio in via XXII Luglio e per tanti anni presidente dell’Unitalsi dell’Emilia Romagna, ereditò non solo la grande esperienza e la passione nell’esercitare la professione, ma anche quell’animo generoso e disponibile nei confronti dei deboli, dei fragili e degli ammalati. Paolo, già all’età di otto anni, era entrato a far parte del Movimento Scout Cattolico: prima nel gruppo della parrocchia di Sant’ Antonio, poi all’Annunziata, dove percorse tutto il cammino scout sotto la guida di Pietro Ugolotti Serventi e del francescano padre Contardo Montemaggi. Soprattutto con Padre Contardo, Paolo strinse un forte e consolidato legame di amicizia che durò tutta la vita.
Aveva frequentato il Convitto Nazionale Maria Luigia, dalla scuola elementare fino al liceo classico, poi si era iscritto alla facoltà di Medicina del nostro Ateneo per poi laurearsi brillantemente specializzandosi, in seguito, in Ematologia.
Subentrato al padre, aveva trasferito l’ambulatorio da via XII Luglio a Borgo Riccio, dove nel corso degli anni sono approdati tantissimi parmigiani.
Medico sempre disponibile, punto di riferimento per i tanti pazienti che accoglieva nel suo ambulatorio oppure visitava a domicilio, per ognuno aveva una parola, anche in«djalètt pramzàn», di incoraggiamento e di speranza, esercitando la sua professione proprio come una missione impreziosita da quello spirito cristiano tramandato dal padre.
Persona molto mite e riservata ma dallo sguardo attentissimo agli altri, proveniva da una famiglia con salde radici cattoliche, espresse anche dalle attività caritative che il padre Pier Luigi aveva trasmesso al figlio.
A metà degli anni Settanta il felicissimo matrimonio con Sandra Cugini, a cui è seguita la nascita di Clara e Michele. Molto appassionato di storia locale, aveva una vasta collezione di cartoline e monete di Parma. Era anche un grande conoscitore della montagna, meta delle sue amatissime camminate e anche luogo ideale per la sua passione di raccoglitore di funghi.
Fra gli amici più cari contava molti di coloro che hann percorso gli anni della sua esperienza nel Movimento Scout e dell’Università. Uno fra tutti, Corrado Rizzi, che considerava un amico fraterno. Da qualche tempo la sua salute era stata minata dalla malattia, contro la quale ha combattuto tenacemente ma che lo ha travolto negli ultimi mesi. «Ho conosciuto Paolo - ricorda Luigi Vignoli, decano degli scout cattolici parmigiani - alle elementari al Convitto Maria Luigia nel 1956. Successivamente, abbiamo iniziato il nostro cammino nel Movimento scout cattolico percorrendo insieme tutta l’esperienza educativa dell’associazione. Per diversi anni abbiamo guidato insieme il gruppo Parma 8 dell’Annunziata anche con la collaborazione di Sandra, la moglie di Paolo. Credo che l’esperienza scout che Paolo ha vissuto abbia sempre contraddistinto la sua vita professionale facendo proprio l’insegnamento che il fondatore dello scoutismo Baden Powell ha lasciato nei suoi scritti :“Nel corso della vostra vita cercate di fare sempre del vostro meglio per lasciare questo mondo un po’ migliore di come lo avete trovato” e Paolo così ha fatto».
Cavatorti lascia la moglie Sandra ed i figli Clara ( con il marito Luca e gli adorati nipoti Achille e Cesare) e Michele con Omnia e i fratelli Pia e Francesco. Il rosario verrà recitato questa sera alle 20,30 nella Chiesa della SS. Annunziata mentre i funerali verranno celebrati domani alle 10.30 nella stessa chiesa.
Lorenzo Sartorio