Borgotaro

Quella sfida a calcio fra Pelè e Bersellini

Massimo Beccarelli

Borgotaro A testimoniare l’incontro tra i due grandi del pallone, c’è una foto che li raffigura sorridenti. Uno già affermato e due volte campione del mondo con il suo Brasile, l’altro destinato a diventare uno dei più grandi allenatori della nostra serie A. Era il 24 giugno 1967 e il Santos, in tournée in Europa, si era spinto in Salento, per affrontare il Lecce, allora in serie C. Entrambi indossavano la maglia numero 10.

Sul campo non ci fu storia, visto che il Santos si affermò per 5-1, con una tripletta di Pelè. Ma per Bersellini (nato a Borgotaro nel 1936 e scomparso nel 2017), quell’incontro aveva rappresentato un momento speciale e indimenticabile. Affrontare la “Perla nera” non capita tutti i giorni.

«Papà teneva questa foto nel suo cassetto - ha ricordato Laura, figlia del tecnico - come prezioso ricordo di un’esperienza straordinaria che aveva vissuto a Lecce, la squadra di cui era capitano e che lo vide esordire come allenatore nel 1969 a soli 33 anni. La narrazione di quei giorni era vivida nella sua memoria e i suoi occhi si illuminavano di gioia e gratitudine per aver vissuto quei giorni insieme alla squadra brasiliana». Pare infatti che il giovane Eugenio trascorresse ogni momento libero ad osservare i giocatori brasiliani fuori e dentro il campo, cercando di cogliere umilmente spunti e insegnamenti.

«Per anni mi sono occupata io stessa di registrare, su cassette, la musica brasiliana disco samba, che poi lui utilizzava con i suoi ragazzi durante un certo tipo di allenamento» prosegue la figlia. «Credo che questo incontro speciale, insieme alla stima per l’avvocato Indraccolo (presidente del Lecce), che riconobbe in lui le capacità, le competenze e i valori per diventare un buon allenatore, portarono papà ad intraprendere la sua carriera da allenatore. Certi incontri ti cambiano la vita».