IL PROGETTO

Nuovo Tardini, il cortile diventerà un'area per lo sport

Luca Molinari

Una parete da arrampicata, campi da basket di strada, ma anche campetti da calcio con porte mobili, da spostare durante gli eventi sportivi.

Il cortile del nuovo Tardini sarà uno spazio aperto alla città, da poter utilizzare gratuitamente, pensato per ospitare attività ludiche e ricreative di varia natura, rivolte soprattutto ai più piccoli. E' quanto emerso ieri pomeriggio al complesso del San Paolo, durante l'ultimo dei tre tavoli tecnici legati al percorso partecipativo sul nuovo stadio, rivolto alle associazioni sportive.

Il progetto è stato illustrato da Stefano Perrone, direttore operativo del Parma Calcio. Al suo fianco il coordinatore degli incontri Filippo Ozzola che avrà l'onere di scrivere la relazione conclusiva sugli incontri, da presentare entro il 31 gennaio. «Quanto inserito nel progetto - ha spiegato Perrone - ha sempre l'obiettivo di trovare un punto d'incontro con le famiglie».

Sono state quindi illustrate una serie di slide relative alle iniziative finora ospitate negli ambienti dello stadio rivolte a bambini, famiglie e società sportive. «L'impianto avrà una funzionalità ibrida - ha ribadito Perrone -. L'area cortilizia sarà destinata a iniziative ludico-ricreative; gli spazi sportivi saranno delimitati con una grafica a terra. Proveremo a inserire anche una zona skate e un campo da basket di strada regolare. Ci sarà spazio anche per un murales e mostre temporanee».

Lo stadio avrà orari di apertura e chiusura, sarà dotato di duecento telecamere e tutte le funzioni ospitati nei cortili saranno gestite dalla società.

Quanto agli spazi commerciali, saranno di tremila metri quadri, comprendendo anche un museo dello sport di 600 metri e uno shop del Parma. «Non nascerà nessun centro commerciale - ha sottolineato Perrone - ma ci saranno soltanto piccole attività di varia natura, al massimo una quindicina». Il tetto del Tardini sarà coperto da pannelli solari per dar vita a un progetto di comunità energetica e distribuire al quartiere l'energia prodotta.

Durante il dibattito Carlo Devoti, maestro dello Sport del Coni, ha sottolineato l'importanza di promuovere i più alti valori sportivi e auspicato la presenza nell’area di strutture pensato per un utilizzo diffuso da parte della cittadinanza, in linea con quanto accade nei nuovi impianti costruiti in tutta Europa. Claudio Bassi, presidente del Csi, ha apprezzato l’attenzione verso le attività dilettantistiche e chiesto approfondimenti sulla gestione degli impianti all’esterno dello stadio (in capo al Parma Calcio).

Michele Vescovi (Federazione italiana atletica leggera) ha sottolineato la necessità di pensare a aree cortilizie adatte per le esperienze di gioco dei più piccoli, mentre Antonio Bonetti (delegato Coni) ha proposto l’organizzazione di eventi organizzati dalla società in partnership con il Coni rendendo quanto più possibile lo stadio un «luogo olimpico».

Liana Avanzini (Mind for Music), ha chiesto di valorizzare il Petitot all’interno del progetto mentre Arnaldo Conforti, direttore Csv Emilia, di incentivare l'utilizzo dei mezzi pubblici. A tal proposito la società ha previsto l'attivazione di convenzioni.