LUTTO
Ferrari, l'imprenditore che non tradì mai la sua storia
I proverbi difficilmente sbagliano. Un adagio popolare molto antico così recita: «il frutto non cade mai lontano dall’albero».
In questo modo ci si vuol riferire a una persona che ha ereditato dai suoi genitori peculiarità buone o cattive che siano. Franco Ferrari, noto e stimato imprenditore cittadino deceduto nei giorni scorsi all’età di 76 anni, da quell’albero familiare, ereditò quei sacri valori che si rifanno all’onestà, all’attaccamento al lavoro, alla famiglia e alla terra.
Principi e regole di vita di cui è sempre stata portatrice la civiltà contadina. Franco, figlio di Otello, agricoltore, e di Rina, assorbì proprio dalla famiglia quelle doti di correttezza e di onestà che lo accompagnarono tutta la vita. Dopo avere collaborato con i genitori nel lavoro dei campi, si diplomò perito meccanico. Il suo esordio nel modo del lavoro fu nel 1969 quando fu assunto alla «Casappa spa» dove lavorò con fedeltà e passione per 18 anni contribuendo, con i titolari Luciano e Renato Casappa, a portare con successo il nome dell’azienda parmigiana all’estero.
Nel 1987 iniziò con entusiasmo ed umiltà la sua grande avventura di imprenditore fondando la «Parmafluid srl» insieme ai soci Roberto Filippini, Giuseppe Lanfranchi e Giovanni Quattrini. Un’azienda leader nel proprio settore che realizza componenti e sistemi oleodinamici apprezzati sui più importanti mercati mondiali.
Una persona, Franco, semplice, umile che ricordava sempre di essere venuto dalla gavetta. Ma, soprattutto, sapeva di essersi fatto tutto da solo avendo come alleati la volontà, la voglia di lavorare e quello stile che ha sempre mantenuto secondo il quale i suoi collaboratori e le loro famiglie venivano prima dell’azienda.
Sul sito di «Parmafluid», i suoi dipendenti e i suoi soci hanno così ricordato «il signor Franco: «un imprenditore capace e lungimirante per il quale le persone e le famiglie sono sempre state al primo posto, un socio ed un amico fedele su cui poter sempre contare, un maestro di oleodinamica e di vita».
Tifosissimo del Parma, Ferrari, amava trascorrere i pochi momenti di relax nel suo buen retiro di Varano Melegari a contatto con quella terra che ha sempre amato.
Era legatissimo alla famiglia: alla moglie Elvia, con la quale si era sposato nel 1977, al figlio Federico, ingegnere, che, dal 2006, è in azienda seguendo le orme paterne, alla nuora Francesca e alla sorella Tiziana.
Un particolare attaccamento lo aveva per i nipoti Camilla e Lorenzo che adorava. I funerali saranno celebrati questa mattina alle 10.45 partendo dalla Sala del Commiato di viale Villetta 16/a per la chiesa di San Marco via Confalonieri Casati 4 indi per il Tempio di Valera.