Accordo quadro
Provincia, stanziati 36,6 milioni per strade più sicure
Maxi stanziamento della Provincia per la manutenzione straordinaria delle strade parmensi di competenza. Il Consiglio ha approvato lo strumento per gestire gli investimenti sulle strade provinciali che mette a disposizione 36,6 milioni di euro fra asfalti, barriere, opere per aumentare la sicurezza stradale e segnaletica.
«Si tratta - ha illustrato soddisfatto il presidente Andrea Massari - di un accordo quadro che avrà una durata biennale, eventualmente estendibile a tre anni. In sostanza, sappiamo che da qui a fine del 2025 ci saranno tanti fondi a disposizione per interventi di manutenzione straordinaria che possano consentire di percorrere in sicurezza gli oltre 1.100 chilometri di strade di competenza, seguite dal Servizio viabilità e infrastrutture. In pratica mettiamo a disposizione in media più di 31mila euro per ogni chilometro».
Da dove provengono i fondi?
«I filoni per il recupero delle risorse necessarie - spiega Massari - sono tre: fondi che lo Stato ha trasferito alla Provincia; fondi propri della Provincia e mutui. Per garantire la sicurezza sui territori c'è quindi disponibilità anche a contrarre mutui. E questa è una novità. L'obiettivo è quello di riuscire, dopo più di vent'anni, a riportare grandi interventi sulle strade provinciali per ripristinare le condizioni minime di sicurezza su tutta la rete».
Come contate di assegnare i lavori?
«La Provincia ha suddiviso lo stanziamento su tre grandi aree che hanno circa 400 chilometri di strade ciascuna. Si tratta della Montagna Est e di parte della fascia pedemontana; della Montagna Ovest; della Bassa con il resto della fascia pedemontana. Sono aree con peculiarità differenti fra loro. In montagna bisogna fare i conti con movimenti franosi e problemi provocati dalla presenza delle acque; nella zona pedemontana e nella Bassa si devono soprattutto prendere in considerazione gli elevatissimi flussi di traffico. Ognuna delle tre aree costituirà un lotto. E noi andremo a mettere a gara ogni lotto, in modo che ci sia un solo soggetto attuatore per ogni lotto. Ora stiamo già lavorando per il bando per partire al più presto con i cantieri».
L'appalto sarà aggiudicato a chi farà l'offerta più bassa?
«No, procederemo con il medesimo meccanismo utilizzato l'anno scorso per un appalto più modesto, circa tre milioni di euro. Vogliamo dire “no” alla politica del massimo ribasso delle offerte. Vogliamo che prevalga l'offerta considerata economicamente più vantaggiosa. E a tal fine non pensiamo soltanto agli aspetti di costo. Abbiamo stabilito che l'offerta economica “pesi” per il 10 per cento del punteggio, ma che il rimanente 90% sia legato alla valenza tecnica dell'offerta. In particolare, vorremmo che emergessero proposte migliorative rispetto ai progetti che andremo a presentare e che le imprese che intendono aggiudicarsi i lavori dimostrino piena conoscenza del territorio, delle sue caratteristiche e delle condizioni delle strade. L'obiettivo è chiaro: stiamo mettendo sul tavolo somme ingenti e vogliamo che i lavori vengano realizzati a regola d'arte. Vorremmo poi riuscire a mettere in pista un procedimento analogo anche per gli interventi ai ponti e alle rispettive barriere e per la manutenzione ordinaria. Con questo piano abbiamo anche sottoscritto il “protocollo legalità” con la prefettura per un reciproco scambio di informazioni».
Quali sono i primi progetti che intendete realizzare?
«Al momento non esistono progetti, ma c'è soltanto un elenco di massima di priorità. Mi sono impegnato a confrontarmi con tutti i sindaci ed è già fissato il primo appuntamento che sarà il 6 febbraio all'Unione Montana Est. Sarà attraverso questi colloqui che contiamo di arrivare a condividere gli interventi prioritari dai quali partire. Sono in corso anche incontri con le associazioni di categoria per illustrare le caratteristiche del piano e le opportunità per le imprese».
L'accordo quadro evidenzia che per le pavimentazioni stradali saranno previsti interventi di singolo importo non inferiore a 200mila euro con cantieri da non meno di 20mila euro ciascuno. Per le barriere di sicurezza, i contratti saranno di almeno 100mila euro (30mila per la segnaletica). Per quanto riguarda invece le opere d'arte quali muri di sostegno e di sottoscarpa, ponticelli di piccola luce e lavori di contenimento delle terre e regimentazione delle acque, gli importi oscilleranno fra 100 e 150mila euro.
Ora non resta che attendere l'individuazione dei soggetti attuatori per cantierizzare al più presto i progetti.
Paolo M. Amadasi