FOLLIA TIFOSI
Buttano fumogeni nei cassonetti e il bar trattoria «Da Gianni» rischia di bruciare
«Ci è mancato davvero poco. Se i Vigili del fuoco non fossero intervenuti subito oggi il mio locale sarebbe in cenere». A parlare è Raffaele Marconi, titolare del bar trattoria «Da Gianni», situato nel parcheggio scambiatore nord (largo Maestà del Taglio), a fianco del casello autostradale dell'A1.
Domenica pomeriggio un gruppo di tifosi del Genoa (giunti in massa per assistere alla partita contro il Parma) molto probabilmente ha lanciato alcuni fumogeni dentro i cassonetti dell'immondizia che si trovano sul retro del locale.
Le fiamme si sono propagate in breve tempo e, nonostante l'intervento tempestivo dei Vigili del fuoco, gran parte della siepe che delimita gli spazi esterni del locale è andata bruciata. Non solo. Per colpa del forte calore, si è rigonfiata anche una delle pareti del bar trattoria. «Domenica, poco dopo le 16 – racconta Marconi – ho ricevuto una chiamata dai Vigili del fuoco per avvisarmi che erano bruciati alcuni cassonetti vicino al locale. Subito mi sono precipitato sul posto e ho visto che, soltanto per un soffio, ma soprattutto grazie alla velocità d'intervento, il mio locale era stato risparmiato dalle fiamme».
Nell'incendio sono rimasti brucati cinque cassonetti e gran parte degli arbusti della siepe. «Ho controllato le immagini della videosorveglianza – spiega ancora Marconi –; si vedono soltanto tre persone, due di loro si fermano davanti ai cassonetti e fanno un cenno al terzo, per poi ripartire con passo spedito. Non è chiaro se lancino fumogeni o altro nei cassonetti, ma consegnerò le immagini in questura dopo aver sporto denuncia».
Marconi parla anche delle condizioni in cui è stato lasciato il parcheggio scambiatore dai tifosi ospiti. «Ci sono bottigliette e cartacce ovunque – dichiara – si tratta davvero di una condizione indecorosa per il parcheggio d'ingresso alla città».
Quella tra Parma e Genoa era considerata una partita ad alto rischio. A preoccupare i responsabili dell'ordine pubblico era la consapevolezza che tra le due tifoserie non corre buon sangue, ma soprattutto il numero massiccio di tifosi ospiti giunti in città: ben 3.700.
Il personale in divisa, coordinato dal questore, ha potuto contare sulla presenza di un centinaio di agenti della polizia di Stato, oltre che dei carabinieri, della Finanza, della Penitenziaria e della polizia locale. I tifosi in arrivo ai caselli di Parma sono stati trasportati fino al Tardini grazie a un servizio di bus navetta dai parcheggi scambiatori. Scambiatori che, come nel caso di quello a fianco del casello A1, sono stati letteralmente presi d'assalto dalla folla giunta in città.
Luca Molinari