Pagelle del Regio

«Il matrimonio segreto», 9 alla regia ispirata a Broadway

Lucia Brighenti

GIULIA MAZZOLA 8 ½

Carolina

Il soprano ha una bella voce, buon gusto musicale, sa donare inflessioni tenere, dispettose, sognanti e birichine alla protagonista e si muove bene sul palcoscenico, recitando e danzando con disinvoltura.

ANTONIO MANDRILLO 8 ½

Paolino

Il tenore ha un timbro e una vocalità belli e adatti a questo repertorio, recita con spigliatezza, dipingendo un Paolino ingenuo e appassionato. L’emozione trapela per un attimo (Mandrillo ha studiato a Parma e debuttare davanti a un pubblico amico è più difficile) ma viene subito dominata.

MARILENA RUTA 8 ½

Elisetta

Dipingere un personaggio un po’ antipaticuccio non è semplice: ci vuole autoironia e misura per non cadere nel grottesco. Marilena Ruta ci riesce, delineando una Elisetta dal timbro caratterizzato, superba ma con debolezze molto umane, e affrontando con grinta le difficoltà vocali del ruolo.

JAN ANTEM 8 ½

Conte Robinson

È difficile dire quali siano i ruoli centrali de «Il matrimonio segreto», che richiede tanti solisti di uguale bravura (e in questo caso il cast è tutto più che all’altezza). Scegliamo di dare la pagella al Conte Robinson di Jan Antem perché convince per bel timbro, emissione e capacità interpretative.

DAVIDE LEVI 6/7

Maestro concertatore e Orchestra

I giovani ragazzi dell’Orchestra Cupiditas si sono messi in gioco, con professionalità: suonare un’opera di quasi tre ore e dialogare con il palcoscenico non è semplice. Le qualità non mancano. Il voto è di incoraggiamento per loro, perché proseguano nella strada, e per il lavoro svolto dal direttore Levi, funzionale se non folgorante.

ROBERTO CATALANO 9

regista

Catalano ha fatto un ottimo lavoro con il cast: tutti sono nella parte e le sue invenzioni donano leggerezza e brio senza distogliere l’attenzione dalla trama. È miscelato con sapienza e coerenza il lavoro di squadra: scene di Emanuele Sinisi illuminate dalle luci di Fiammetta Baldiserri, costumi di Ilaria Ariemme, coreografie di Sandhya Nagaraja.