Tangenziale

Quel viadotto «scrostato»

Luca Molinari

Vederlo in quelle condizioni ha inquietato molti. Crepe, intonaco scrostato e ferri in vista. Questo lo stato nel quale versa il viadotto della tangenziale nord che parte dalla rotatoria con via Emilio Lepido e prosegue fino ai distributori di benzina in prossimità dell'uscita verso via Mantova. Un asse viario percorso da migliaia di veicoli al giorno che deve fare i conti con una serie di «ferite». Ferite che non sono passate inosservate ai nostri lettori, autori di numerose foto inviate al giornale.

Anas, in una nota, assicura che non si tratta di problemi strutturali e che sono già previsti dei lavori. «Anas - si legge - su tutte le opere d’arte ricadenti sulla rete stradale di competenza, conduce ispezioni ricorrenti con cadenza trimestrale oltre che almeno una ispezione principale annuale a cura di ingegneri specializzati, volti a monitorare lo stato di ponti e viadotti». «Nello specifico - prosegue il comunicato - con riferimento al cavalcavia posto sulla Ss 9 var «Tangenziale Nord di Parma», durante l’ultima ispezione principale non sono emerse particolari problematiche se non un ammaloramento corticale per il quale sono in programmazione i relativi interventi di ripristino».

Parole ribadite anche da un esperto, l'ingegnere Michele Gadaleta. «Si tratta di deterioramento dello strato corticale con espulsione del copriferro protettivo - spiega -. L'intervento usuale di ripristino consiste in una passivazione (intervento per impedire la corrosione, ndr) dei ferri d'armatura e in una ricostruzione del copriferro con betoncino antiritiro».

Luca Molinari