L'INGANNO ONLINE

«Clicca qui». E 8.660 euro prendono il volo: truffatori condannati

«Gentile cliente, abbiamo riscontrato anomalie. Per evitare la sospensione del conto la invitiamo a verificare al seguente link». Questo il messaggio che nel novembre 2021 aveva visto comparire sul display del suo telefonino un 30enne della provincia di Crotone. E in testa all'sms quello che a tutti gli effetti sembrava il mittente super affidabile: Poste. Così, aveva immediatamente cliccato sul link per ritrovarsi subito dopo su una pagina che a tutti gli effetti pareva di Poste Italiane. Gli veniva chiesto di inserire il numero della sua carta Postepay, e con altrettanta velocità l'aveva digitato. Senza minimamente sospettare che in realtà aveva dato il via libera a un bonifico di 8.660 euro verso un'altra carta Postepay. Soldi finiti nelle tasche di chi aveva escogitato la truffa informatica: una 61enne, origini siciliane, ma da tempo residente dalle parti di via Sidoli, e il suo complice 39enne, nato e cresciuto a Parma. Accusati di truffa informatica, ieri sono stati condannati (con rito abbreviato) a 1 anno e 600 euro di multa dal giudice Guerino Francesco Gatto. Il pm Elena Riccardi aveva chiesto 6 mesi in più. Disposta anche la confisca degli 8.660 euro corrispondenti alla somma della truffa oppure, in mancanza del denaro, di beni dello stesso valore appartenenti ai due.

Truffatori «esperti», così come testimonia il loro curriculum. Quel 10 novembre 2021, poco dopo aver cliccato sul link senza ricevere poi alcun riscontro, il 30enne aveva chiamato il servizio clienti di Poste. Si era sentito rispondere che nessun messaggio gli era stato inviato, e poco dopo era arrivata la doccia fredda: dal suo conto era partito un bonifico di 8.660 euro.

Vittima di «smishing». Tradotto: di una truffa informatica innescata da un sms. Ed è ciò che hanno capito subito i poliziotti del commissariato di Crotone, quando il giorno dopo si era presentato per fare denuncia. Le indagini avevano poi appurato che i soldi erano finiti in prima battuta sulla Postepay intestata alla 61enne e subito dopo erano scattate diverse operazioni. C'erano stati dei prelievi in contanti fatti dalla stessa donna alle casse dell'ufficio postale di San Lazzaro, ma erano state effettuate anche delle ricariche a distanza di pochi minuti - di 600 e 450 euro - sulla Postepay intestata al 39enne.

Soldi in entrata e in uscita nel giro di poche ore. Ma con beneficiari dal nome certo.

G.Az.