IL CASO
A Misurina fiaccolata per la riapertura del Pio XII
Una fiaccolata partecipata e densa di commozione per sollecitare la riapertura dell'Istituto di cura per asmatici Pio XII di Misurina, chiuso definitivamente a fine dicembre dalla Diocesi di Parma per problemi legati ai pochi pazienti e quindi ai costi troppo elevati di gestione.
È l'iniziativa che ieri ha visto coinvolte oltre 120 persone (di cui una decina provenienti anche da Parma) di 7 regioni diverse, con la presenza anche del sindaco di Auronzo di Cadore, comune nel cui territorio si trova Musurina. La «Fiaccolata dell'Amicizia», organizzata daassociazione Federasma e allergie, quest'anno ha avuto un significato molto particolare per un duplice motivo: perché è stata la prima che si è svolta con l'istituto chiuso e con le luci dellp storico edifico a fianco del lago malinconicamente e dolorosamente spente. E in secondo luogo perché è stata ribattezzata «Fiaccol”Anna”» in memoria di Anna, una ragazza padovana di 17 anni morta per un attacco di asma. La fiaccolata è partita dalla riva Nord del Lago, vicino all'hotel “La Baita” ed è proseguita poi lungo la strada che ne costeggia la sponda fino all'estremità Sud, dove si trova il centro Pio XII. La struttura, oltre che dalle fiaccole dei partecipanti, è stata illuminata anche da un riflettore della Protezione civile che ha così ridato l'illusione che la vita fosse tornata a scorrere quasi per miracolo all'interno di quell'ex albergo che nei decenni ha guarito o comunque migliorato la qualità della vita di centinaia di giovani e giovanissimi pazienti sofferenti di asma.
Dalla vicina pista del Col De Varda, poi, sono scesi, non appena è calata l'oscurità, sciatori con le torce che hanno tracciato una scia luminosa che voleva essere beneaugurante per trovare una soluzione che possa portare alla riapertura della struttura. La magia di Misurina, e del panorama incantato che la circonda, è stata poi ulteriormente ingigantita da alcuni fiocchi di neve che hanno iniziato a cadere, pur senza disturbarla, durante la fiaccolata.
La madre di Anna, Monica, ha chiuso l'iniziativa sottolineando la necessità assoluta di non disperdere il prezioso patrimonio di cura e di speranza che la casa di cura di Misurina ha rappresentato per decenni per centinaia di famiglie e per la quale va trovata una soluzione.
g.l.z.