CENTRO STORICO

Piazza Duomo, un «concordato» tra Diocesi e Comune per difendere i monumenti

Pierluigi Dallapina

È una piazza unica al mondo. Cattedrale di Santa Maria Assunta, battistero e palazzo vescovile sono un trittico che molte città ci invidiano. Ma piazza Duomo non è solo arte, architettura e scultura, la sua dimensione si colloca oltre la storia: è il centro spirituale di Parma. Per questo va trattata con estrema cura, va difesa da incursioni che nulla hanno a che vedere con la sua storia millenaria.

Questo è l'obiettivo che intende raggiungere lo schema di protocollo d’intesa per l’utilizzo della piazza in occasione di eventi e manifestazioni organizzate o patrocinate dal Comune e dalla Diocesi. Già, perché la piazza è di proprietà comunale, ma su di essa si affacciano tra i più importanti monumenti della Diocesi: cattedrale, battistero, vescovado e museo diocesano.

«Questo protocollo intende allineare Comune e Diocesi sulle attività che è possibile svolgere nella piazza, un luogo che ha un pregio architettonico e un valore spirituale da promuovere e conservare», spiega il sindaco Michele Guerra, a poche ore dall'approvazione in giunta (avvenuta ieri mattina) del documento. «Questa sorta di concordato tra Comune e Diocesi è utile a regolamentare determinate attività all'interno della piazza. In pratica vuole rappresentare un segnale di collaborazione per valorizzare e promuovere insieme uno spazio così significativo per Parma».

Quindi, in futuro ogni evento che il Comune o la Diocesi vorranno organizzare davanti alla cattedrale e al battistero dovrà essere deciso insieme: le sorprese, e le attività non adeguate alla fragile bellezza e alla spiritualità della piazza, non saranno ammesse. Sia chiaro, l'ultima parola spetterà alla Sovrintendenza. «Resta in ogni modo vincolante il parere della Sovrintendenza per i Beni architettonici e paesaggistici di Parma e Piacenza», si legge nel protocollo.

Il protocollo stabilisce inoltre alcuni giorni in cui la piazza sarà vietata alle manifestazioni. Si tratta di Natale, Capodanno, domenica delle Palme, Triduo pasquale, Pasqua, il giovedì che precede la domenica del Corpus Domini, sabato di Pentecoste, domenica di Pentecoste e il 24 giugno (San Giovanni Battista e chiusura dell’Anno Pastorale).

«Il luogo - aggiunge il vescovo Enrico Solmi - necessita di una serie di tutele dal punto di vista culturale e spirituale, ma anche architettonico, perché i monumenti che si affacciano sulla piazza sono estremamente fragili. Quindi, in piazza Duomo si potranno tenere attività compatibili con la spiritualità del luogo e rispettose dei monumenti».

Tanto per capirci: sì ai concerti di musica classica o agli eventi che valorizzano la bellezza del luogo, ma no assoluto ai decibel a tutto volume, perché potrebbero «ferire» marmi e pietre. «Le manifestazioni non adatte, potranno essere ospitate in altri luoghi suggestivi - suggerisce il vescovo -. Parma ne è ricca».

Pierluigi Dallapina