Viabilità
Asfalti, marciapiedi, piste ciclabili: spesi oltre 65 milioni
Buche, asfalti, marciapiedi, piste ciclabili, strisce pedonali, cartelli stradali, ma anche sgombero neve: i Comuni del Parmense spendono ogni anno un sacco di soldi per provare a mantenere le loro strade in ordine. A volte ci riescono a volte meno, scatenando insoddisfazione e proteste tra gli automobilisti, i ciclisti e anche i pedoni, perché quello della strada è un popolo esigente. Ma qual è la spesa dei 44 Comuni parmensi per la viabilità e le infrastrutture stradali?
Stando all'analisi di Openpolis, pubblicata nei giorni scorsi e condotta sui bilanci consuntivi del 2021, in tutta la provincia sono stati spesi 65,5 milioni di euro. Come è facile notare dalla tabella qui a fianco, la parte del leone la fa la città, con quasi 28 milioni di euro spesi per le strade, ma è un piccolo paese di montagna, Monchio, quello con la spesa pro capite più alta: poco più di 600 euro a persona. Fanalino di coda è Felino, con nemmeno 2 euro spesi per ogni residente.
Frane e neve in montagna
Il primato del suo paese lascia per un attimo sorpreso Claudio Riani, sindaco di Monchio delle Corti. «Qui vivono meno di 900 residenti, forse è per questo che la cifra pro capite è alta, perché il totale si divide fra meno persone». Il primato comunque resta, tanti o pochi che siano gli abitanti. «Certo, noi cerchiamo di mantenere le nostre strade comunali al meglio, ma la gente si lamenta lo stesso. Servirebbero più soldi». Già, perché un sindaco di montagna sa bene quanto sia difficile tenere in ordine le strade che si inerpicano lungo l'Appennino. «Dobbiamo combattere contro le frane, gli smottamenti e il dissesto idrogeologico. È fondamentale pulire le cunette per far scorrere l'acqua e poi spendiamo molto per rafforzare le sponde laterali delle strade, un'operazione che ha un costo altissimo». Riani però non si prende tutti i meriti. «Per la manutenzione delle strade, oltre ai fondi del Comune possiamo contare sui soldi dell'Unione montana». Anche il Consorzio della bonifica dell'Emilia centrale si occupa delle sue strade. Ma come sa bene il sindaco, i soldi non bastano mai, soprattutto per una montagna fragile come quella parmense.
Ciclabili con i soldi del Pnrr
Nove chilometri di piste ciclabili in più, da qui al giugno 2026, grazie ad un finanziamento targato Pnrr da 2.262.602 euro. Ma oltre al nuovo, bisogna tenere asfaltati gli oltre 1.100 chilometri di strade comunali. «È come la distanza che separa Parma da Reggio Calabria». Francesco De Vanna, assessore ai Lavori pubblici, non fa proclami, preferisce far parlare i numeri. «Per la manutenzione ordinaria delle strade ogni anno stanziamo 3 milioni di euro. Per quella straordinaria quest'anno abbiamo stanziato 1,6 milioni». E qui si parla di asfaltature e nuovi marciapiedi. «I soldi che abbiamo risparmiato dal Piano neve sono stati girati a favore della manutenzione straordinaria». Lo scorso 25 novembre l'amministrazione comunale aveva annunciato di aver accantonato 1,2 milioni di euro per liberare le strade dalla neve e dal ghiaccio. Alla fine, salvo improbabili colpi di coda dell'inverno, gli unici ad entrare in servizio, per pochissime sere, sono stati gli spargisale.
Felino, stime al rialzo
A Filippo Casolari, sindaco leghista di Felino al primo mandato, non va di indossare la maglia nera e quindi, dopo una verifica con l'ufficio Bilancio, rivede le stime di Openpolis al rialzo. «Abbiamo speso 400mila euro per la manutenzione straordinaria di strade e piazze, 6.188 per la segnaletica stradale, 14.991 per gli appalti di manutenzione strade e 16.481 per la manutenzione ordinaria delle strade». Totale: 437.662 euro, una cifra che - in valore assoluto - risolleva Felino dal fondo della classifica.
Pierluigi Dallapina