Il prato piange

Dove sono i giochi dei bambini? Dalla Cittadella al parco Pellegrini, un quadro desolante

Gian Luca Zurlini

Alla vigilia della bella stagione molte delle aree giochi bimbi all'interno dei parchi della città sono in una situazione che è eufemistico definire deprimente. Non tutte, certo, ma la sostituzione dei giochi tolti ormai un paio d'anni fa perché giudicati non a norma, procede a passo di lumaca. E così in molte zone della città, ma anche nelle frazioni, i bambini, per poter salire su scivoli e altalene, devono andare «in trasferta», perché in molti parchi i giochi sono o assenti o ridotti ai minimi termini. Detto che in alcuni casi, come Parco Ferrari, Piazzale Lubiana e parco Falcone Borsellino, per citare alcuni tra i più frequentati, i giochi nuovi sono stati installati, mentre al Parco Ducale è in corso l'installazione, dopo due anni di assenza la situazione generale è ancora molto problematica.

Cittadella, pochi e vecchi

L'area verde più amata e frequentata dai parmigiani è però poco invitante se si vogliono far giocare i bambini gratuitamente. Sono infatti pochi i giochi «sopravvissuti» all'epurazione e tutti vecchi e in condizioni non ottimali. A pesare in questo caso è stata la lunga incertezza sul ventilato trasloco dell'area che ha forse influito in modo decisivo sulla non sostituzione di quelli soppressi, ma resta il fatto che dal dopo-Covid l'unico vero svago per i più piccoli sono rimasti la giostra a pagamento o i tappeti elastici. E non è un bel vedere per un parco sempre affollato da famiglie coi loro piccoli.

San Leonardo dimenticato

A dir poco deficitaria è la situazione nel quartiere San Leonardo. Al Parco Nord (o parco del Naviglio come da ultima definizione) restano solo un'altalena e un asse a molle, con il resto dell'area completamente vuoto. Ora è stato aggiudicato l'appalto per la riqualificazione del parco, ma difficilmente prima dell'estate i bambini potranno svagarsi in quell'area. A poche centinaia di metri, in piazzale Salsi, restano da anni solo un paio di piccole altalene a testimonianza di quella che era una delle zone giochi più frequentate del quartiere. E consola poco vedere che, di fronte a pavimenti antitrauma sguarniti, si trova una panchina arcobaleno. Stesso panorama poco incoraggiante in via Milano, dove solo un miniscivolo fa capire che un tempo qui era presente un punto di ritrovo per i più piccoli.

Zona Crocetta

Alla Crocetta, nonostante le ripetute richieste dei residenti, i giochi di via Minghetti, zona strategica nel quartiere, non sono mai stati ripristinati rendendo così di fatto poco frequentabile l'area, che era caratterizzata proprio dalla varietà dei giochi installati, oggi ridotti ai minimi termini.. E problemi ci sono anche nel parco Testoni in via Mordacci, dove, oltre allo scheletro inutilizzabile del Modulo Eco, anche la dotazione di giochi è scarna.

Paradosso Parco Martini

Diversa è la situazione del Parco Martini, incastonato fra le case a San Lazzaro e per questo molto frequentato: qui i giochi nuovi sono arrivati, ma con una dotazione dimezzata rispetto a prima e rivolta di fatto solo a piccolissimi, fatta eccezione per un paio di altalene. Un «taglio» inspiegabile, visto che è un punto di ritrovo per molte famiglie e rappresentava una delle aree più frequentate del quartiere per chi ha figli. A poche centinaia di metri, il parchetto di via Passo della Cisa, vicino all'antennone per cellulari, si presenta invece completamente spoglio. Per i bambini ci sono a disposizione solo erba o tappeti antitrauma con un miniscivolo che accusa il peso dell'età.

Via Pelicelli

Anche nel quartiere Montanara, stessa situazione nell'area verde di via Pelicelli attigua al Centro giovani. I giochi, che erano in pessime condizioni, sono stati tolti un anno fa e mai sostituiti, per cui ci si trova davanti soltanto a una sorta di «vuoto pneumatico».

Parco Pellegrini

Altra situazione decisamente carente è quella all'interno del parco Pellegrini tra viale Mentana e viale Tanara, un tempo pullulante di bambini. Che ora se vogliono utilizzare giochi devono andare in piazzale Salvo D'Acquisto, dove ci sono fantasiosi giochi frutto però di una donazione fatta da un privato al Comune.

Con la primavera ormai sbocciata e l'estate in arrivo il tempo stringe: sarebbe il caso, dopo 2 anni, di intervenire al più presto per rimediare a una situazione che a Parma non ha precedenti in passato.