Tribunale

Egiziano ruba sei salami: «Avevo fame»

Un colpo e due leggi infrante. Fosse stato un individuo di «ascendenza» cristiana ad allungare le mani su sei salami esposti alla Coop dell'Eurosia, di semplice furto si sarebbe trattato. Invece, a infilare i salumi nel borsone e con essi varcare senza pagare le casse, è stato un trentenne egiziano, quasi di certo musulmano. Per lui un peccato, oltre che un reato.

Erano le 18 di martedì, quando l'uomo è stato fermato da un addetto alla sicurezza per un controllo alle casse. Alla richiesta di mostrare il contenuto del borsone, l'egiziano ha risposto assestando una spinta a chi voleva dare un'occhiata sotto il giubbotto con il quale sperava di nascondere al mondo il proprio bottino. Quella spinta (che ha trasformato il reato di furto in quello di rapina impropria), nemmeno troppo violenta, dev'essere stata dettata più che altro dall'istinto. E infatti poco dopo il trentenne ha restituito i sei salami senza fare storie.

Nel frattempo, era scattato l'allarme al 113: arrestato, l'uomo è stato preso in consegna dalla Squadra volante della Questura. «Ho fame» ha provato a giustificarsi. Questo non esclude che magari il nordafricano sperasse di rivendere il bottino, evitando di nutrirsi proprio di carne di maiale vietata dal Corano. Clandestino, senza fissa dimora, il giovane è comparso ieri davanti al giudice Alessandro Conti e al pm Elena Riccardi. Ha patteggiato il minimo della pena per rapina impropria: un anno, 5 mesi e 23 giorni (pena sospesa).

r.c.