DA APRILE
Chiusa Parma Gestione Entrate: tasse e multe si pagano al Comune
Parma Gestione Entrate, la società che dal 2006 riscuoteva le multe e le tasse dei cittadini parmigiani, non esiste più. O, per essere più precisi, ha cessato la sua attività e le sue funzioni dallo scorso primo aprile, passandole al Comune.
La scelta, non priva anche di qualche strascico polemico, era già stata presa da tempo e risaliva ai tempi della giunta Pizzarotti. Tuttavia, l'ufficializzazione di questo passaggio, avvenuto in sordina e senza comunicazioni particolari, è stata data ieri dalla presidente di Pge Donatella De Dominicis, davanti alla commissione Controllo e garanzia presieduta da Priamo Bocchi e riunita nell'aula del consiglio comunale.
Si va verso la liquidazione
In realtà, formalmente, la partecipata del Comune resterà ancora in vita per alcuni mesi, in quanto vanno compiuti tutti gli adempimenti formali, a partire dall'approvazione del bilancio 2022 fino alla delibera che ne comporterà la messa in liquidazione. La presidente ha però spiegato «che il passaggio, comunque delicato, non è stato traumatico, in quanto tutti i 29 dipendenti hanno mantenuto il posto di lavoro, venendo trasferiti all'impresa cui il Comune ha dato il compito di gestire le pratiche prima seguite da Pge, che però ora sono tornate a far capo al Comune, che sarà il referente dei cittadini per tutte le procedure relative a tasse, tariffe e multe». De Dominicis ha anche ricordato che «gli uffici, per evitare disagi agli utenti, sono rimasti collocati nella stessa sede di prima, anche se con diversi orari di apertura».
La storia di Pge
Parma, dunque, dice addio alla società per la gestione dei tributi voluta fortemente dall'allora sindaco Elvio Ubaldi e creata nel 2006 per avere uno strumento di gestione più snello e aderente alle necessità per la riscossione di tasse e multe. La società era a proprietà mista pubblico-privata e il vantaggio era dato anche dalla possibilità di gestire le necessità di personale (all'epoca le procedure informatiche erano di là da venire) in modo più rapido. 17 anni di vita che, nonostante la nota vicenda giudiziaria che ha coinvolto alcuni dirigenti qualche anno fa si chiudono, come ha sottolineato la De Dominicis, «con un bilancio in utile e senza contenziosi pendenti che non siano quelli con i cittadini per la riscossione e che sono passati automaticamente al Comune». Si chiude dunque una pagina di storia amministrativa della città. Anche se, è bene chiarirlo, multe e tasse continueranno a essere pagate come prima.
Gian Luca Zurlini