COMUNE

Centro storico, cambia nome il regolamento per il commercio

Gian Luca Zurlini

Il regolamento per il commercio nel centro storico cambierà nome e, in parte, pelle. L'annuncio è arrivato ieri durante la riunione della commissione Urbanistica e Attività produttive che si è tenuta in Municipio nell'aula consigliare.

All'ordine del giorno c'era l'esame del testo «rivisitato» del regolamento, che dovrà essere approvato in consiglio comunale prima del 18 luglio, pena la sua decadenza. L'assessore al Commercio Chiara Vernizzi e il delegato al Commercio Luca Vedrini hanno illustrato le novità che sono scaturite dal confronto con la Regione e dalla necessità di snellire il testo. «Il regolamento - ha detto l'assessore - cambierà titolo e diventerà il regolamento per la tutela dei beni artistici e monumentali nell'esercizio delle attività artigianali e commerciali. Questo perché lo ha richiesto la Regione, in quanto le normative sul commercio sono già esistenti e fanno capo ad altre tipologie normative»

Il cambio di denominazione porterà con sè anche alcune novità: «Come prima cosa, il regolamento riguarderà soltanto l'area all'interno del centro storico della città, compreso l'Oltretorrente - ha spiegato Vedrini -». A Vignali (Lista Vignali) che chiedeva di mantenere «la possibilità di estenderlo ad altre zone della città, come il San Leonardo, dove il commercio è in crisi», Vedrini ha risposto che «la tutela può essere prevista solo per le zone monumentali». Dal regolamento sparisce il divieto di vendita di bevande alcoliche refrigerate, mentre il divieto di insediamento non sarà più rivolto ai centri massaggi, ma a più generiche servizi per il benessere della persona. Inoltre non ci sarà più il divieto per le lavanderie automatiche a gettone, mentre saranno esplicitamente vietati i nuovi phone center. Verranno anche tolti i divieti relativi all'installazione di insegne luminose all'interno delle vetrine e il riferimento al Made in Italy per le tipologie di merce vendute all'interno dei negozi. Scelte, queste ultime, non condivise da Vignali («Avevano un significato importante»). Per il resto, sono stati tolti riferimenti ad altre normative e ridotto il testo complessivo. Sempre ieri Bocchi (Fdi) ha presentato una mozione che vorrebbe introdurre il divieto di nuovi insediamenti in centro storico di kebab e rosticcerie, norma sulla quale Campanini (Pd) ha espresso aperto scetticismo («non se ne capisce la ragione concreta»). L'assessore Vernizzi ha quindi spiegato che «l'obiettivo è di portare il regolamento in consiglio entro fine giugno».

Gian Luca Zurlini