Parrocchia
Medesano, Don Francesco: 30 anni al servizio della collettività
Medesano La comunità ha festeggiato in questi giorni don Francesco Ponci, parroco di Medesano e Miano, per i suoi trent’anni di sacerdozio. Un traguardo importante, segnato da significative e intense esperienze vissute in diverse parrocchie e situazioni, inseguendo sempre il mandato di servizio e di testimonianza della fede: un viaggio che prosegue.
«Vedere le persone cogliere gli insegnamenti del Vangelo e tradurli in stile di vita - dice il parroco - è ciò che serve per andare avanti».
Nel corso della messa, è intervenuto il sindaco Michele Giovanelli, per sottolineare l’impegno quotidiano del sacerdote, a favore della comunità. «Ringraziamo don Francesco per questo e in generale per tutte le azioni che insieme introduciamo, in tanti contesti d’interesse generale, tra cui: il sostegno alle famiglie in difficoltà, l’attenzione per il mondo dei giovani, gli interventi di messa in sicurezza e riqualificazione degli immobili della parrocchia, il lavoro costante per migliorare e rendere sempre più efficiente il servizio scolastico del Polo Baloo».
Anche il professor Lodovico Bandozzi ha ricordato l’attività e le tante relazioni instaurate dal don: «Tanti sono stati i suoi impegni che abbiamo conosciuto in questi anni della sua dedizione a noi, dalla vita di paese ai pellegrinaggi a Lourdes, Santuario in cui è anche Canonico. Un particolare impegno è il dialogo con i musulmani, da cui è ricambiato con amicizia e stima. Ma un ringraziamento particolare gli va per i restauri di chiesa e canonica».
Nativo di Noceto, don Francesco, dopo la maturità classica e due anni di università, ha scelto di intraprendere la via sacerdotale entrando in seminario, dove grazie alla vicinanza dei missionari saveriani, ha avuto modo di scoprire la loro apertura verso il mondo. Dopo l’ordinazione, avvenuta nel 1993 da parte di don Benito Cocchi, don Francesco è stato vice parroco nella parrocchia del Sacro Cuore a Parma, quindi, dal ‘96 al 2001, assegnato alle parrocchie della via Francigena. Dal 2007 al 2011 il trasferimento a Felegara e in seguito a Fognano ed Eia, fino al 2019 per poi arrivare a Medesano: in tutte le località parrocchiali il sacerdote ha lasciato il segno, in termini comunitari e sociali e anche nel recupero e valorizzazione del patrimonio.
Il sacerdote ha festeggiato anche celebrando la prima messa dopo il covid nel parco della Fondazione Cav. Bruno Patrioli, alla presenza degli ospiti e del personale della struttura protetta.
Do.C.