AUTOMOBILISTI INGANNATI

Tagliandi taroccati, condannato il meccanico delle false revisioni

Macchine vecchiotte, ma che avevano passato l'esame. Della revisione, si intende. Ciò di cui erano convinti i legittimi proprietari che, d'altra parte, avevano portato le auto in un'officina autorizzata pagando quanto dovuto per ottenere il via libera. Fermati dalla polizia municipale tra il 2016 e il 2017 per un normale controllo stradale, erano quindi caduti dalle nuvole quando si erano sentiti dire: «Guardi che questa certificazione è falsa». Sorpresa ma anche problemi immediati, perché un'auto con la revisione scaduta non può circolare. Unica consolazione, il fatto che il nome del colpevole era emerso subito: il titolare dell'officina, allora in via San Leonardo, nella quale le macchine erano (sarebbero) state revisionate. Originario della provincia di Padova, 67enne, accusato di falsità materiale, ieri è stato condannato a 8 mesi (pena sospesa) dal giudice Monaco. Il pm Massari aveva chiesto 1 anno e 1 mese.

Un meccanico d'esperienza, ma anche uno «specialista» in revisioni taroccate visto che già in passato era finito nei guai per i medesimi motivi. In questo caso anche la sfortuna gli si era accanita contro: il 29 gennaio 2016, a bordo della Kia, che due agenti della Municipale di Fidenza avevano fermato a Parola, c'era suo figlio, per quanto la vettura risultasse intestata a un 57enne residente a Parma. Alla richiesta di documenti, il ragazzo aveva consegnato il libretto di circolazione con sopra incollata una pecetta, attestante la revisione, che era palesemente contraffatta. Il controllo nella banca dati online non aveva poi fatto altro che confermare quel clamoroso falso: l'ultima revisione risaliva infatti al 2013. E di tutto ciò il figlio del meccanico non avrebbe saputo nulla. Dopo aver parlato al telefono con gli agenti, infatti, il padre era arrivato sul posto facendo subito mea culpa: «Lui non c'entra nulla, sono stato io a falsificare il documento».

Ma evidentemente il giochino fruttava, perché poco più di un anno dopo una pattuglia della Municipale di Parma ferma una Ford Fiesta in via Montanara per un ordinario controllo stradale. La donna alla guida mostra la carta di circolazione, e gli agenti notano subito che il tagliando della revisione presenta delle anomalie: c'è un numero in meno nel codice di sicurezza e manca la sigla dell'Istituto poligrafico della Zecca. La verifica nella banca dati ha poi tolto ogni dubbio: l'ultima revisione (vera) era quella fatta quattro anni prima. Quella falsa, invece, era opera del solito meccanico.

Georgia Azzali