Tre mesi di P-Days
I parmigiani: «Via Repubblica e via Mazzini pedonali nel weekend? Troppi disagi: meglio con bus e taxi o un vero corso»
Sabato pomeriggio si va in centro. O vai a piedi o prendi la navetta gratuita. Da tre mesi stop al traffico nei weekend: da metà di via Repubblica a metà di via Mazzini. E la pedonalizzazione divide i parmigiani: «È l'isola che non c'è - esordisce Alessio del bar «Repubblica 38» -. C'è una zona A e una zona B: se chiudi una strada non lo puoi fare a metà. Se via Repubblica fosse tutta pedonalizzata si creerebbe un bel corso, ma così è frazionata: qui si può andare, là no. C'è troppa confusione».
Paola, la titolare del bar, è d'accordo: «L'isola pedonale fatta così non va bene, andrebbe organizzata meglio. Le pedonalizzazioni ci sono in tutte le città, ma Parma è soprattutto vissuta dai parmigiani più che dai turisti e chi vive qui non può uscire di casa. Per cui, bisogna intervenire sulla viabilità». «È un'isola che non dà risultati - interviene Simone dello Smoke -. Bloccando il passaggio dei mezzi di trasporto il lavoro è calato, perché c'è meno movimento. E se pedonalizzare in questo modo al sabato pomeriggio non ha senso, alla domenica è ancora peggio: il centro va vissuto per evitare il degrado, mentre così tra negozi chiusi e strada bloccata si crea il deserto. Non solo per i commercianti, ma anche per i residenti c'è un grande disagio: abito qua e nei weekend per muoversi da casa è un problema». Non è dello stesso parere Roberto Rossi, coordinatore dei Ccv di Parma Centro: «Non abbiamo fatto ancora un'indagine approfondita, ma ho sempre fatto domande alla gente e tutti sono soddisfatti». Proseguendo per via Repubblica verso il Fontanone si trova «Gian Bertone»: «Qui non c'è più passaggio e quel poco è spedito - rispondono Alessandro e Francesco -. Passano solo auto e moto in questo tratto: l'isola pedonale va allungata almeno all'incrocio con via Saffi, proprio per dare l'idea di un corso, dove si trovano negozi storici e importanti. I bar potrebbero mettere anche i tavolini fuori e per turisti e parmigiani ci sarebbe più attrattività. Non sappiamo fino a che punto questa pedonalizzazione è stata studiata bene». E Quintino della salumeria Rastelli è ancora più arrabbiato: «Quest'isola pedonale commercialmente ci ha ucciso: è impedito l'accesso a chi vuole venire in centro». Il collega Massimo aggiunge: «La gente di Parma non è ancora abituata a un tipo di città del futuro: le persone andavano preparate per tempo. Noi siamo aperti anche alla domenica e con il fatto che non circolano più i mezzi pubblici non c'è più nessuno in via Repubblica». «La pedonalizzazione andava ripensata - riprende Quintino -. Bisognava prima creare le condizioni per chiudere al traffico, così stiamo solo facendo male al commercio». Tornando verso la Piazza, entriamo nella pasticceria «Cocconi» e i pareri sono diversi: «In questo tratto di via Repubblica la pedonalizzazione al sabato è carina - dicono -, ma alla domenica con i negozi tutti chiusi non ha senso. Il sabato funziona verso sera e la gente arriva anche per fare shopping, ma la domenica è una vera tristezza. Ed è un peccato perché i turisti a Parma non mancano». Il signor Sergio di «Brando» mette i freni: «È presto per fare un'analisi. Tre mesi sono pochi: bisogna aspettare per capire se la pedonalizzazione funziona, anche se capisco che la mancanza di mezzi di trasporto rappresenta un grosso problema. E trovare una soluzione per i trasporti non è semplice. Ma voglio ricordare che in via Farini nell'altro nostro negozio con la pedonalizzazione il lavoro è cresciuto». A Samuel di «Concept Made» l'isola pedonale non piace: «La differenza di vendita è minima, però preferiamo che i mezzi pubblici e i taxi possano circolare, perché c'è una fascia d'età che ha bisogno della comodità». Alberto Zelini è il presidente del Radio Taxi: «L'iniziativa partita con i migliori auspici ha creato nel tempo difficoltà. La chiusura dell'arteria principale della città impedisce l'accesso anche ai borghi e abbiamo diversi problemi per servire i clienti: i parmigiani si lamentano e i tempi di attesa sono dilatati. Soprattutto sono penalizzati gli anziani e le persone che hanno problemi di deambulazione, per cui anche giovani. Persone che già per l'acquisto della spesa hanno necessità di avere un mezzo sotto casa. L'isola pedonale va bene, ma dovrebbe essere pensata in modo che anche i bus e i taxi possano girare in certe zone». E gli alberghi? «Siamo sequestrati - dice la titolare dell'Hotel Button -. Capiamo le esigenze, ma per noi il P-Days non è utile. I clienti dell'albergo al sabato e alla domenica sono costretti a parcheggiare al Goito e non sono molto felici perché devono trascinare le valigie per tutta via Farini. Solo se c'è un vigile urbano alle sbarre possono tentare di passare, ma non è sempre così».
Mara Varoli