Collecchio

Con Elda Montali finisce un po' di storia di Ozzano Taro

Ozzano Taro piange la scomparsa di Elda Montali, 85 anni, pensionata. Se ne va un pezzo di storia della frazione. Elda ha vissuto il crepuscolo della civiltà contadina offuscata dall’industrializzazione negli anni Sessanta. Era nata nel podere “La Pilotta”, di proprietà della parrocchia, sulle colline della frazione, i suoi erano agricoltori. Per molti anni li ha aiutati nei campi, poi il lavoro alla Plasmon ed in fine il pensionamento. Ha dedicato la propria vita alla famiglia ed a lavoro. Si era sposta nel 1962 con Ernesto Levati, il matrimonio, poi, è stato coronato dalla nascita dei figli Roberta e Paolo. «Era una persona sincera, dotata di una grande umanità – spiega un’amica – su di lei sapevi di potere contare, riservata, discreta e generosa. Ci mancherà».

A Ozzano Taro era un volto noto, una persona apprezzata per il suo temperamento pacato, la sua cordialità, la correttezza.

«Era una donna speciale – spiega un’anziana negoziante della frazione – molto rispettosa degli altri, si è sempre contraddistinta per un grande fair play». Elda ricordava spesso la vita nei campi, legata al ciclo delle stagioni, dalla trebbiatura alla vendemmia. Un mondo che si è dissolto in pochi decenni e le cui testimonianze sono vive ancora oggi a Ozzano nella raccolta di Ettore Guatelli. Aveva vissuto la guerra. Il padre, Ugo, era stato fatto prigioniero in Germania. Non era ancora nata quando partì per il fronte e lo vide per la prima volta a 7 anni, al suo ritorno dalla prigionia. La sua scomparsa ha destato profondo cordoglio anche nelle ex colleghe che hanno condiviso con lei una vita alla Plasmon: «siamo affrante – dicono – se ne è andata una cara amica dall’animo buono, una persona gentile».

La piangono i figli Roberta e Paolo, le nipoti Bianca e Carolina cui era molto affezionata. I funerali sono previsti oggi alle 11, nella chiesa di Ozzano Taro.