sala baganza
Boschi di Carrega, in vendita il casino per 3 milioni di euro
Troppo costoso il recupero
«Qualora non arrivasse un’offerta pari al valore chiesto dall’amministrazione – fa sapere la direzione dei Parchi -, ci riserveremo di procedere con un’asta, che potrebbe comportare una variazione della cifra richiesta».
Una porzione del patrimonio naturalistico e immobiliare dei Boschi di Carrega è in vendita per 3 milioni di euro: si tratta del Casino di caccia, situato in via Olma, nel Comune di Sala Baganza, all’interno del Parco regionale dei Boschi di Carrega.
A rendere nota la procedura (è ancora presto per parlare di vendita all’asta), i Parchi del Ducato che, con deliberazione del comitato esecutivo n° 22 del 14 marzo scorso, ha approvato l’alienazione della porzione del compendio di proprietà dell’Ente di gestione per i Parchi e la Biodiversità Emilia Occidentale.
Il provvedimento, come si evince dalla documentazione, si è reso necessario per individuare chi possa «effettuare i considerevoli investimenti necessari per la riqualificazione strutturale e funzionale del compendio, onde adibirlo a nuovo utilizzo scongiurandone l’altrimenti irreversibile declino».
Fra le aree destinate alla vendita, è compresa anche un’ampia porzione del parco pubblico monumentale a est del Casino (si tratta di oltre 3 ettari), prevalentemente prativa, ritenuta adeguata all’espletamento delle funzioni quale pertinenza dei fabbricati, mantenendo in capo all’Ente l’intero bosco monumentale - adibito a utilizzo pubblico - che si sviluppa fino a via Zappati e Strada del Conventino al cui interno sono presenti importanti perle naturalistiche come i tre laghi della Grotta, della Svizzera e della Navetta.
L’Ente fa sapere che intende così garantire, «oltre che la salvaguardia della funzione collettiva che aveva a suo tempo motivato l’acquisizione del complesso, anche un importante elemento di valorizzazione atto a rendere appetibili le funzioni che possono svolgersi nel “Casino dei Boschi”, atteso che gli utenti delle attività che vi verranno ospitate potranno fruire di un bene pubblico di assoluto prestigio come quello richiamato senza che la proprietà debba accollarsi alcun onere in termini di manutenzione e responsabilità patrimoniale».
Al netto dei beni naturali, sono stati messi in vendita i corpi di fabbrica noti come la «Casa di pietra» su due livelli e originariamente caratterizzata dalla presenza di ampi porticati; e la «Prolunga», composta nel dettaglio dal corpo centrale del «Casinetto» (su due livelli più altana con orologio e di torretta campanaria) con i porticati sud (che ingloba i rustici settecenteschi e presenta una distribuzione interna irregolare) e nord (comprensiva delle aggiunte ottocentesche, con porzione più settentrionale su due livelli).
Chiunque fosse interessato, può depositare al protocollo dell’Ente un’offerta irrevocabile di acquisto (per un importo non inferiore a 3 milioni e 30mila euro, corredata dunque da deposito cauzionale pari al 10 per cento del valore stimato) preferibilmente entro fine del prossimo mese di luglio, nei termini specificati nell’apposito regolamento (disponibile sul sito dei Parchi al seguente link: www.parks.it/parco.boschi.carrega/dettaglio.php?id>74819, dove è disponibile il documento descrittivo generale e tutti gli allegati).
«Qualora non arrivasse un’offerta pari al valore chiesto dall’amministrazione – fa sapere la direzione dei Parchi -, ci riserveremo di procedere con un’asta, che potrebbe comportare una variazione della cifra richiesta».
Monica Rossi