Solidarietà
Dai Valtaresi a New York un dono per la Romagna
Borgotaro Da New York arriva un contributo e un messaggio di vicinanza per le popolazioni emiliano-romagnole recentemente colpite dall’alluvione: i soci della «Valtarese Foundation», infatti, l’associazione che riunisce i valtaresi che vivono nella Grande Mela, raggiunti dalla notizia della devastante ondata di maltempo che ha messo in ginocchio la nostra regione, ha subito promosso una raccolta fondi e in poche settimane raggiunto la cifra di 2.000 dollari.
«Il presidente della Valtarese Foundation Gianfranco Capitelli e la rappresentante dell’associazione Antonietta Cacchioli, si sono immediatamente messi in contatto con me – fa sapere il consigliere regionale Matteo Daffadà -: hanno espresso questo loro intendimento chiedendomi di fare da tramite a favore di una realtà a cui poter dare un aiuto concreto e immediato. Ho proposto il Comune di Roncofreddo, una terra di montagna dove vive il collega e amico Massimo Bulbi».
Il borgo, in provincia di Forlì-Cesena, è tra i capoluoghi collinari con un numero elevato di frane e smottamenti e ancora oggi, purtroppo, sono tante le frazioni isolate. Oltre a rappresentare un aiuto importante, quello che arriva da Oltreoceano è un segno di vicinanza che sostiene l’impegno della ripartenza. Per Capitelli e Cacchioli si tratta di «un piccolo dono per la popolazione colpita dalle recenti inondazioni in Emilia-Romagna: speriamo che le nostre preghiere siano di conforto alla gente che ha perso tutto, ma non la dignità, e continua a sperare nel futuro».
L’assegno dell’associazione dei valtaresi è stato consegnato direttamente al consigliere Bulbi e la somma è stata quindi destinata alla Caritas di Roncofreddo. «Un gesto che ci ha portato un raggio di sole», hanno dichiarato la sindaca di Roncofreddo Sara Bartolini e Gabriele Amaduzzi della Caritas, ringraziando i consiglieri regionali e i valtaresi negli Stati Uniti. «Ancora una volta abbiamo avuto una dimostrazione concreta della straordinaria generosità della nostra comunità a New York - ha ribadito Daffadà -, un affetto su cui si può contare nel momento del bisogno, proprio come in una famiglia in cui ci si vuole bene. Questa donazione è la conferma del solido legame che ci unisce».
Monica Rossi